Egregio assessore Donazzan,
come ricorderà alcuni mesi addietro ho inviato una lettera al presidente della Regione Zaia, oggetto della quale era il consistente contributo erogato in favore del Coisp per l'organizzazione di alcuni eventi. Più in particolare in quell'occasione ho chiesto di accedere agli atti per verificare come fosse stato possibile spendere 38 mila euro per tre convegni. Nella dichiarazione con cui Lei ha pubblicamente replicato alla mia istanza (Corriere del Veneto, 31 ottobre 2012), dopo aver criticato «Filippi e i suoi», a Suo giudizio incapaci di «dimostrare un po' più di dinamismo», ha concluso affermando che «Patrocinio e contributi li ridarei domani, se solo ci fossero i soldi». Adesso che, dopo una defatigante attesa delle autorizzazioni, ho potuto finalmente avere accesso – solamente - ad una parte degli atti (quelli relativi a due dei convegni), sono in grado di capire meglio il Suo entusiamo auto - apologetico. Nella lettera con la quale il 22 luglio 2009 il segretario regionale del Coisp chiede una integrazione ai 20 mila euro già concessi per i due convegni del 28 febbraio e del 4 aprile 2009, uno tenuto a Padova e l'altro a Bassano del Grappa, tra i motivi a sostegno della richiesta di aumento dello stanziamento originariamente concesso vi è infatti un illuminante passaggio. Si afferma cioè che «gli ospiti dell'assessore Donazzan sono stati molti di più rispetto a quanti previsti in precedenza». Già era previsto che i fondi stanziati dovessero servire anche per omaggiare un significativo numero di Suoi ospiti con un adeguato pranzo, forse per poterli ristorare della fatica di aver assistito ad un convegno di ben tre ore. Poi, si sa come vanno queste cose, gli ospiti non vengono mai da soli, e per l'effetto, alla fine, come dice il segretario del Coisp, «sono stati molti di più rispetto a quanti previsti». Può essere che, come dice Lei, Filippi e i suoi difettino di dinamismo. Di sicuro Lei i suoi parecchi ospiti non difettavano di appetito. È davvero convinta che sia opportuno utilizzare fondi pubblici per portare a pranzo i propri ospiti? E, visto che ci siamo, sempre in tema di opportunità, scorrendo il rendiconto della somma liquidata, che ammonta ad un totale di 22 mila euro circa, nella quale i pranzi e l'ospitalità assommano a circa 3.700 euro complessivi, compaiono altre non meno discutibili voci di spesa. Quale quella, ad esempio, dei 2 mila euro per i «fiori». Mi scusi Assessore, ma viste le somme per pranzi e fiori, erano due convegni con ragazzi delle scuole medie, o era un matrimonio? Lo chiedo perché poi ci sono ben 10.200 euro per «affitto videoproiettore ecc...». Un «ecc...» in cui, leggendo la documentazione, parrebbe rientrare anche la videoripresa dei lavori. Anche se i video, per quanto io li abbia cercati in rete, non sono riuscito a trovarli. Mi permetto di dire che si tratta comunque di una spesa di entità esorbitante. E tutto questo a tacere, ancora, dei ben 6.500 euro spesi per «buste, inviti, ecc.», evidentemente realizzate con materiali di pregio, nonché dei 500 euro di compenso per il moderatore, ovvero 250 euro per ciascuna delle due mattinate di tre ore. Moderatore non proprio moderato nei compensi, viene a dire. Ora, a prescindere dalle Sue valutazioni sull'organizzazione che io rappresento, il caso vuole che i poliziotti del Siulp siano anche, per l'appunto, come me, contribuenti della Regione medesima. Ed in tale veste siamo decisamente contrariati dal modo in cui sono stati spesi quei soldi. Le risorse della Pubblica Amministrazione devono essere stanziate con maggiore oculatezza. In attesa di poter finalmente ottenere l'autorizzazione per accedere alle singole fatture, che, ad oggi, inspiegabilmente, ancora non è stata concessa, mi auguro che la prossimavolta, se mai ve ne sarà una, abbia almeno la premura di limitare il numero dei Suoi ospiti.
Silvano Filippi - segretario regionale Siulp Veneto
da Il Corriere del Veneto del 6 marzo 2013, edizione di Venezia; pagina 5
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