(m.m.) Una nota diramata ieri dall'amministrazione regionale veneta, più segnatamente dalla struttura di progetto della Superstrada pedemontana veneta, sta facendo il giro dei media. Nel dispaccio si parla di una serie di inghippi burocratici che potrebbero mettere in seria difficoltà il proseguo dell'opera, da sempre oggetto di dure contestazioni. Il Gazzettino dedica alla vicenda un servizio e un corsivo. In quest'ultimo, che è firmato da Ario Gervasutti, si sostiene che lo sgambetto alla costruenda superstrada, nota come Spv, lo abbia fatto l'attuale ministro dei trasporti Danilo Toninelli, in quota al M5S. Frattanto sullo sfondo rimane la questione ancora irrisolta delle opere complementari. La Pedemontana per essere tale non ha bisogno solo dell'arteria, ma pure delle opere necessarie all'immissione nella stessa Spv. Questo obbligo sarebbe dovuto essere in capo al privato. E invece la questione è stata lasciata, colpevolmente sostengono i detrattori, nella indeterminatezza. Ma allora quei cinquecento milioni da dove potrebbero arrivare? Se si guarda all'agenda dei grandi eventi nel futuro a medio termine per l'Italia ci sono le Olimpiadi invernali, meglio note come i giochi di Cortina e Milano. Alla luce del contesto in divenire è molto probabile, anzi certo, che pezzi della politica, magari col suggerimento a mezzo stampa di qualche soggetto cerniera tra politica e imprese, chiederà che nel pacchetto Olimpiadi si cerchino i soldi per finire una Spv, che oltre a sembrare maledetta presenta costi in continuo aumento a tutto detrimento della collettività. Le cose stanno davvero così? Sarà il tempo a dirlo, ma intanto tra i comitati sembrano serpeggiare i peggiori timori. Massimo Follesa, portavoce del Covepa (una associazione che osteggia la Spv) si dice pronto a scommettere «una pizza» col governatore veneto, il leghista Luca Zaia «che lo stesso presidente della giunta regionale o altri stakeholder di qualche tipo prima o poi chiederanno a gran voce di impiegare per la Spv una parte dei quattrini per le Olimpiadi».
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