giovedì 8 aprile 2021

Contaminazione da Pfas sulla catena alimentare, la Regione Veneto dovrà desecretare i dati: al Tar Greenpeace manda palazzo Balbi KO



La Regione Veneto dovrà rendere pubblici i dati secretati relativi alla incidenza dei Pfas sugli alimenti. Dati la cui ostensione era stata richiesta da Greenpeace. È questo il verdetto clamoroso contenuto in una sentenza del Tar Veneto pubblicata oggi 8 aprile. Si tratta dell'epilogo iniziato a metà del 2020 di un delicatissimo contenzioso giudiziario che vede contrapposta la nota associazione ambientalista Greenpeace, che sull'affaire Pfas sta conducendo una battaglia che dura anni e palazzo Balbi.

Gli uffici di palazzo Balbi infatti con due provvedimenti dirigenziali del 2020, il primo redatto in settembre, il secondo redatto in ottobre, avevano opposto il diniego ad una richiesta di accesso agli atti e di produzione di copia presentata giustappunto da Greenpeace. Richiesta in forza della quale si sollecitava l'amministrazione affinché rendesse pubblico uno studio nel quale era stato valutato l'impatto dei temibili derivati del fluoro, i Pfas, sulla catena alimentare veneta. Più nel dettaglio la Regione aveva opposto il diniego sostenendo che la propalazione di quei dati avrebbe violato la privacy dei soggetti osservati e che avrebbe potuto ostacolare le inchieste giudiziarie in corso proprio in relazione al maxi caso di inquinamento da Pfas ascritto alla industria chimica Miteni di Trissino nell'Ovest vicentino (in foto).

Il diniego della Regione aveva scatenato la reazione veemente del mondo ambientalista principalmente per due motivi. Uno, perché la scelta di palazzo Balbi veniva vista come una violazione palese della disciplina europea che obbliga la pubblicità dei dati ambientali. Due, perché il diniego veniva visto come un artificio burocratico senza fondamento giuridico buono solo per occultare una «verità scomoda» non solo per la politica regionale ma anche per gli operatori economici del settore alimentare che temono ricadute sul business a fronte di eventuali notizie preoccupanti.

Il collegio giudicante presieduto da Alberto Pasi ha demolito l'impianto difensivo costruito dai legali della Regione (si tratta di Franco Botteon, Luisa Londei, Francesco Zanlucchi) con due argomentazioni di fondo. La prima, la opposizione caldeggiata a palazzo Balbi non è sostanziata perché la mera esistenza di uno o più procedimentI penali non è un motivo ostativo sufficiente alla mancata ostensione di un atto pubblico. Mancata ostensione che può essere richiamata solo quando la pubblicazione della documentazione in questione possa effettivamente pregiudicare le indagini da parte degli inquirenti. La seconda, invocare la privacy non ha alcun fondamento proprio perché la ratio della norma italiana, che a sua volta recepisce la relativa direttiva europea, impone per le questioni ambientali la massima trasparenza. Di più, il collegio presieduto dal dottor Pasi corrobora la sua decisione citando a piene mani il Consiglio di Stato.

La sentenza, che potrebbe essere impugnata, adesso è immediatamente esecutiva. La documentazione secretata dovrà gioco forza essere consegnata in modo integrale e senza omissis. Per la Regione Veneto peraltro si potrebbe trattare di una doppia batosta perché un ricorso analogo al Tar veneto era stato presentato anche dal coordinamento delle «Mamme no Pfas».

Marco Milioni

2 commenti:

  1. che si dia voce finalmente alla veritá.Difficile non sentirsi schiavi della disonestá.




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  2. Lo scrivevo ancora nel 2014, come conoscitore di un minimo di quella Biochimica che si studia al 1° e 2° anni di medicina.
    Era evidente che 1 milione di veneti si sono mangiati e bevuti Veleni cancerogeno-mutageni in quantità da 60 anni !!
    Chissà chi saranno stati i presidenti di regione che hanno tappato occhi, orecchie e bocca !!
    Oltre logicamente alle associazioni agricole, che su questi temi dei Veleni, sono pro società multinazionali velenifere (Visti i risultati e le Quantità di migliaia di Tonnellate che spargono).
    Un pò come i conciari et industriali ?
    Difficile dire il contrario !!

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