Confiscati i soldi dei nomadi. Quei 100 e rotti mila euro trovati su un conto corrente ora sono dello Stato. Lo ha deciso il collegio del tribunale di Vicenza, presieduto da Gianesini, che ha accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero Ruberto con la misura di prevenzione patrimoniale. I giudici hanno invece restituito alla famiglia Halilovic il terreno di proprietà di strada Nicolosi, dove sorge il loro campo, come sollecitato dalle difese con gli avv. Rachele Nicolin, Chiara Bellini, Andrea Balbo e Lucia Maron. Si trattava infatti di un bene ereditato da più di 5 anni, e quindi non più aggredibile dallo Stato.
La notizia del sequestro aveva fatto scalpore. Quella famiglia di rom, che vive accampati fra camper e tende, senza servizi, è ricca sfondata. In qualche anno, dai conti correnti di padre e figlie è passato quasi un milione di euro. Da dove sono arrivati tutti quei soldi, visto che in dieci anni i tre hanno dichiarato al fisco redditi complessivi per 49 mila euro, neanche 5 mila l'anno? «Da proventi illeciti», era il legittimo sospetto. È per questo che la guardia di finanza, con un'intuizione investigativa del nucleo di polizia tributaria, aveva chiesto alla procura l'applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale. Di fatto, il sequestro di quanto Ibrahim Halilovic, 45 anni, e le due figlie Zingara, 30, e Diana, 27, avevano nella loro disponibilità. I detective del tenente colonnello Fabio Dametto avevano trovato nelle scorse settimane 100 mila euro in un conto, e chiesto i sigilli per il terreno.
I tre Halilovic negli ultimi anni hanno aperto e chiuso 25 libretti di risparmio, attraverso i quali sono stati «movimentati» qualcosa come 953 mila euro. Ne sono rimasti attivi 4, tutti intestati a Zingara: tre non avevano soldi, nel quarto c'erano 100.622 euro. Che sono stati confiscati. Zingara, infatti, non lavora; sua sorella Diana ha un'attività di venditrice ambulante, ma non ha mai presentato dichiarazioni dei redditi. Ibrahim, ha dichiarato neanche 50 mila euro in dieci anni. Cifre non compatibili con quanto trovato in banca.da Il giuornale di Vicenza di mercoledì 2 luglio 2014, pagina 16
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