mercoledì 20 maggio 2020

Fase due, i furbetti dello scontrino parlano vicentino


(m.m.) Oggi l'agenzia Lineanews ed il quotidiano Vicenzatoday.it affrontano il tema del cartello (una pratica contraria alla legge) in forza del quale alcuni bar del centro della città berica avrebbero in maniera sincronica alzato il prezzo del caffé dopo la serrata dovuta alla pandemia da Covid-19. La questione non è di poco conto soprattutto per l'endorsement politico che la giunta comunale di Vicenza distillò il primo maggio quando la protesta dei commercianti contro il governo per le imposizioni dovute al contrasto della epidemia incontrarono il favore della giunta e in particolar modo quelle dell'assessore al commercio Silvio Giovine il quale milita nella mini corrente di Fdi che fa capo all'assessore regionale veneto alla formazione Elena Donazzan: altro personaggio che ha molto appoggiato la protesta.

Tuttavia la rogna è tutta in capo a Giovine perché sua è la delega al commercio. Se il suo referato non dovesse condannare in maniera draconiana l'alterazione dei prezzi (e soprattutto se non dovesse mettere in campo ogni sforzo per identificare i colpevoli con nomi e cognomi) da parte dei furbetti dello scontrino, sarebbe l'intera giunta (capitanata dal sindaco Francesco Rucco) ad esporsi rispetto ad una accusa di connivenza con un comportamento considerato deprecabile dalla opinione pubblica.

Per amore di precisione (me lo ha chiesto cortesemente il titolare del bar Venti5 di Vicenza in piazza dei Signori) faccio presente che lo scontrino usato nella generica a corredo di questo post è riferito ad un caffé consumato al tavolo. Nel mio corsivo mai peraltro si è sostenuto il contrario, anzi mai è stato fatto alcun riferimento a quel bar: ma siccome con molta gentilezza mi è stato chiesto di evidenziare questo aspetto, ecco accontentata la richiesta.

sabato 16 maggio 2020

Zaia Fantozzi difende Filini Fontana


(m.m.) Fa pena e fa ridere al tempo stesso la recente difesa d'ufficio del governatore veneto Luca Zaia a beneficio del suo pari grado lombardo Attilio Fontana (preso di mira quest'ultimo da una scritta apparsa su un muro) come ricorda l'agenzia Adn Kronos (nel riquadro). In primis perché la ratio del ragionamento di Zaia, anche se non esplicitata nelle sue dichiarazioni, è quella di cercare di spegnere le voci dissenzienti. Tuttavia l'uscita di Zaia è da un certo punto di vista ancora più ridicola, fantozziana se si vuole, se letta sul piano del suo inconscio: si tratta infatti di una trovata che freudianamente nasconde la volontà di anticipare critiche di un tenore simile che prima o poi arriveranno nel Veneto: il tema è quello dei decessi e delle infezioni da Covid-19 nelle case di cura per anziani. Di grazia alle critiche, anche a quelle violente, si risponde con gli argomenti non stigmatizzando i toni. La stigmatizzazione caso mai arriverà a dopo: hashtag Fantozzi Zaia difende Filini Fontana (che con la faccia che si ritrova sembra davvero l'impiegato dell'ufficio sinistri di salciana memoria).

venerdì 15 maggio 2020

Lottizzazione Amazon sul Sile: una proposta di giornalismo partecipativo

(m.m.) Ieri su Estremeconseguenze.it è stata pubblicata una intervista a Romeo Scarpa che affronta il tema della maxi lottizzazione Amazon che dovrebbe vedere la luce a scavalco tra Casale sul Sile e Quarto d'Altino. L'argomento secondo me meriterebbe un approfondimento filmato che si potrebbe realizzare col meccanismo del giornalismo partecipativo. Chiunque abbia qualche suggerimento può scrivere al mio indirizzo di posta elettronica (mrk223@gmail.com). Chiunque volesse inviare una piccola donazione per le spese vive può farlo a questo conto corrente (IT55V0760105138238976538983)