«Una questione complessa, che ha bisogno di tempo. E sarà risolta in maniera fluida. Ottimizzando le risorse e senza creare situazioni di conflitto». Cita il neo presidente dell’Autorità portuale Pino Musolino il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Per rispondere in aula alla Camera a una interrogazione presentata dai deputati di Articolo Uno Mdp Mognato, Zoggia, Murer, Bordo e Folino. «Il presidente ha avviato un confronto con le autorità locali», ha detto ieri il ministro in aula, proprio per valutare la percorribilità tecnica delle diverse ipotesi che verranno poi sottoposte al Comitatone».
Quanto al progetto Venice Cruise 2.0, cioè la proposta di spostare il terminal passeggeri al Lido, il ministro ha proseguito: «Confermo che è intervenuto con prescrizioni il parere favorevole del ministero dell’Ambiente su una delle diverse ipotesi in campo , che saranno comunque sottoposte ai soggetti istituzionali coinvolti». Nessuna decisione, dunque. E un tono che non soddisfa gli interroganti, fino a un mese fa compagni di partito del ministro. «Risposta generica e formale», commenta Michele Mognato, «molto diversa da quella del dicembre scorso in cui il ministro annunciava l’imminente esame di una proposta sul canale Tresse e che la soluzione pronta era quella di Marghera.
«Siamo rispettosi del percorso scelto dal nuovo presidente dell’Autorità portuale», dice Mognato, «ma è necessario confrontare tutte le alternative progettuali, così come votato dal Senato». Questione che fa discutere. Il Comune rilancia la soluzione Vittorio Emanuele, mentre Andreina Zitelli ha presentato un esposto alla Procura per la «non applicazione del decreto Clini Passera». «Bisogna individuare la soluzione disponibile, cioè il progetto De Piccoli», conclude.
da La Nuova Venezia del 13 aprile 2017; pagina 22
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