sabato 7 dicembre 2019

San Dalmazzo, tra eversione di destra e sequestri

Il 29 novembre, agenti della polizia italiana di Digos e Ucigos di Genova nonché di Enna in una con la polizia francese a Saint-Dalmas-de-Tende hanno completato un'operazione congiunta per la ricerca di armi e documentazione nelle case e nelle dipendenze afferenti di «Leon»: ossia dell'italiano Pasquale Nucera, un uomo già noto ai media italiani come pentito della mafia calabrese ovvero la 'ndrangheta. La polizia ha trovato una carta «custode del pax», un corpo della polizia d'oltralpe, con il nome Nucera stampigliato: un tesserino del Ministero degli Interni francese, direzione generale della polizia nazionale, col progressivo 2105606. Sono stati trovati anche diversi tra fucili e pistole.

La notizia da giorni sta riempendo le colonne delle cronache nazionali italiane. Molti giornali, tra cui La Stampa di Torino, si stanno occupando della vicenda. La testata investigativa Fanpage.it descrive Nucera come una persona collegata ai servizi segreti. Fonti del Ministero degli Interni di Roma riferiscono che nelle ultime ore sono proseguite le indagini su altre rotte.

Secondo un articolo di Sanremonews.it, le indagini hanno interessato le province di Imperia, Enna, Siracusa, Milano, Monza Brianza, Bergamo, Cremona, Genova, Imperia, Livorno, Messina, Torino, Cuneo, Padova, Verona, Vicenza e Nuoro . Particolare nella storia della scoperta del tesserino. Alcuni giornali parlano di un documento falso. Tuttavia, Imperiapost.it indica più o meno chiaramente,  che il documento potrebbe essere autentico, mentre il timbro potrebbe essere falso. Anche il Corriere della Sera, il più grande quotidiano italiano, ha dedicato molto spazio alla storia.

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