«Nessun raddoppio del Centro ingrosso cinese, anzi quella dell'amministrazione Giordani sarà la più grande operazione di ridimensionamento della struttura di corso Stati Uniti mai vista». L'assessore al commercio Antonio Bressa rimette un po' d'ordine dopo l'incontro avuto lunedì scorso all'Ascom, durante il quale è emersa la possibilità che il tanto contestato "China Ingross" potesse raddoppiare la superficie. Nell'ufficio che occupa da neanche un mese, Bressa ha trovato una richiesta di cambio di destinazione d'uso da artigianale a commerciale proveniente dalla Binario Spa, la società proprietaria del Centro Ingrosso Padova, cioè i capannoni alle spalle del Centro Ingrosso Cina che affacciano su via Belisario (evidenziati in giallo nella foto).
IL CASO. Un'istanza identica a quella già presentata nel 2016, quando era ancora in piedi l'amministrazione di Massimo Bitonci. Fu proprio il leghista un anno fa a pretendere 1,2 milioni di oneri urbanistici per concedere il cambio di destinazione: «All'epoca, e ancora oggi lo conferma, Bitonci disse che li aveva multati, quando invece si tratta di un'ordinaria richiesta per sanare la situazione - ha chiarito Bressa - E comunque a noi i milioni che la società deve ancora al Comune risultano essere due. L'aspetto più importante però è un altro: per ottenere la destinazione commerciale (all'interno però già avviene commercio, ndr) dovranno adeguarsi alla legge, e quindi ricavare dai loro spazi 4.400 metri quadrati per fare altri parcheggi sia d'uso pubblico che privato-commerciale. Per realizzarli dovranno abbattere per forza qualcuno dei loro capannoni, riducendo quindi notevolmente l'attuale spazio». Con Bitonci era già stato trovato un mezzo accordo, e la Binario si era impegnata a pagare il saldo delle opere urbanistiche e a costruire un parcheggio a due piani distante però dal "China Ingross". «Per noi è un'assurdità e siamo pronti a bloccare i permessi se la proposta è questa», afferma Bressa che sul tema ha già alle costole le associazioni di categoria, a cominciare dall'Ascom.
LA SOCIETÀ. «Binario è in avanzata fase di trattativa per l'acquisizione di alcuni spazi da adibire a parcheggio e si sta valutando la realizzazione di un silos per auto in un edificio dismesso all'interno dell'area». A dirlo è l'avvocato padovano Giorgio Ronzani, uno dei legali di Binario Spa, la società milanese ma di proprietà di un fondo d'investimento svizzero che detiene una porzione importante della zona. «L'area è forte di oltre 70 mila metri quadri di superficie coperta, conta 20 capannoni e ospita 150 società affittuarie - spiega Ronzani - solo poche delle quali sono di proprietà di grossisti cinesi dell'abbigliamento che abbiamo verificato si occupino solo di vendite all'ingrosso».
L'AREA. Un'area dunque ben più vasta rispetto a quella dove insiste il Centro Ingrosso Cina e che è da tempo delimitata da un muro che i proprietari dei capannoni che si affacciano su Corso Stati Uniti hanno deciso di erigere per distinguere chiaramente le due proprietà. «Come la gran parte della Zip anche la superficie di Binario è ad uso artigianale - ha ammesso l'avvocato - Ma sono anni che stiamo lavorando ad un accordo con il Comune per sanare questa vecchia pendenza. Avevamo chiuso un accordo con Bitonci ed ora attendiamo la fine dell'estate per potere trovare una soluzione condivisa con la nuova amministrazione. Binario nel frattempo è pronta ad acquistare superfici congrue ed adiacenti da adibire a parcheggio nell'area che sta dietro gli uffici di AcegasApsAmga e sta valutando di creare un silos per auto a più piani sfruttando la cubatura di un vecchio edificio dismesso all'intero della superficie di pertinenza della società. Un'operazione che non ci vedrà costretti ad abbattere alcunché e che ci permetterà di garantire ai nostri affittuari i servizi previsti dalle normative urbanistiche vigenti».
da Il Mattino di Padova del 2 agosto 2017; pagina 17
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