A sfidare la Regione del governatore leghista Luca Zaia, contro la riapertura della discarica di via Prati a Fornase, non sono solo i Comuni di Spinea e Mira che hanno presentato un ricorso al Tar ma anche la Provincia dell’altrettanto leghista Francesca Zaccariotto: la giunta di Cà Corner, pur con qualche mal di pancia interno, ha approvato l’altro ieri l’informativa che annuncia il proprio intervento ‘ad adiuvandum’ al fianco delle due amministrazioni comunali interessate dalla riapertura del sito. Contro la delibera regionale contestata dai comitati cittadini e dai sindaci di Mira e Spinea, si muove dunque anche l’ente provinciale su proposta dell’assessore all’ambiente Paolo Dalla Vecchia che ha avuto il pieno appoggio della presidente.
Il fronte, a Cà Corner, non era però compatto: da parte dell’assessore Claudio Tessari, ex sindaco di Spinea, e del vice presidente Mario Dalla Tor sono state avanzate perplessità nei confronti dell’informativa che si esprime contro la scelta della Regione. Il documento è stato tuttavia licenziato e l’incarico di procedere è stato affidato all’avvocatura di Cà Corner che dunque si costituirà in giudizio in appoggio dei due Comuni; il ricorso, presentato in extremis allo scadere dei 60 giorni di tempo per impugnare la delibera di Palazzo Balbi, chiede in sostanza ai giudici del Tribunale amministrativo regionale di rivedere gli aspetti procedurali che hanno portato ad autorizzare la riapertura dell’impianto (caldeggiato dalla vicentina Maltauro spa, nde); secondo i sindaci dei due territori, con l’appoggio di Dalla Vecchia, sarebbe stato preso in considerazione soltanto il criterio economico e non quello della salute: il fronte del no motiva il ricorso rivendicando il principio di precauzione, segnalando l’approccio tenuto della Commissione di valutazione di impatto ambientale che non avrebbe considerato la possibilità di mettere in sicurezza il sito senza riaprirlo; i ricorrenti denunciano inoltre il mancato coinvolgimento del Consorzio di bonifica nelle fasi di approfondimento del progetto licenziato in Regione.
Per Cà Corner una presa di posizione netta nei confronti del provvedimento che ha portato più volte i comitati alla protesta di piazza, prima con un sit in davanti a Palazzo Balbi, poi con una fiaccolata notturna che ha radunato centinaia di cittadini. L’intervento ‘ad adiuvandum’ della Provincia andrà così a rafforzare il ricorso dei comuni di Mira e Spinea, dopo che già la giunta di Francesca Zaccariotto aveva nei mesi scorsi licenziato una delibera contraria alla riapertura dell’impianto, confermata in fase successiva dal voto del Consiglio provinciale.
da Il Gazzettino del 6 maggio 2011, edizione di Venezia; pagina XIII
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