Il piatto forte del Piano degli interventi scivola in commissione territorio. Uno degli accordi più attesi, quello che getta le fondamenta per il futuro centro civico, e che vede come protagonista l'immobiliare Maddalena di Danilo Marchetto e l'area dell'ex Domenichelli, è stato respinto. Niente di definitivo, considerato che la commissione ha solo un compito consultivo. La parola finale spetterà al Consiglio della prossima settimana. Nel frattempo, però, arrivano segnali chiari in vista delle sedute in aula. Gli animi sono già caldi. E la bagarre è cominciata.
RESPINTO. Dire che sia clamoroso è forse esagerato. Ma inaspettato sì. La rappresentazione a sorpresa è andata in scena ieri pomeriggio a palazzo Trissino, quando si è riunita la commissione territorio, convocata per esaminare i 21 accordi con i privati - 13 dei quali sono stati giudicati positivamente dalla Giunta - che andranno a disegnare la Vicenza del futuro. Tra i tanti figura quello con l'immobiliare Maddalena, di Danilo Marchetto. Il privato chiede di realizzare nell'area dell'ex Domenichelli uno stabile di 19.250 metri cubi a destinazione commerciale e residenziale. In cambio ecco la cessione di 2.500 metri quadrati al Comune per la realizzazione di un centro civico. Gli accordi però non sono così semplici. La Guardia di finanza infatti ha sequestrato l'area dell'ex Domenichelli nell'ambito di un'indagine per presunta frode fiscale. E restano i sigilli.
BAGARRE. Ed è proprio questo aspetto che ha scatenato la bagarre in sala ieri pomeriggio. La proposta, valutata positivamente dalla Giunta, è stata bocciata dall'opposizione. «Così - attacca il consigliere del Pdl Marco Zocca - andiamo a valorizzare l'area di un presunto evasore fiscale. Mi chiedo come sia accettabile in questo momento. Per di più non c'è solo un aspetto tecnico ma anche politico e morale perché proprio lì si vuole realizzare il nuovo municipio». Da qui il via allo scontro. I consiglieri di maggioranza dapprima difendono la scelta dell'amministrazione, rappresentata ieri dall'assessore all'urbanistica Francesca Lazzari, ma poi vengono criticati dall'ex componente della coalizione Luca Balzi. «Se un accordo del genere fosse stato presentato dall'amministrazione precedente - afferma - vi sareste spogliati in Consiglio pur di fermarlo. Avreste gridato allo scandalo. L'area è sotto sequestro e non si può procedere». L'atmosfera si scalda. I consiglieri di maggioranza rispondo e difendono la scelta. Ma al momento di esprimersi fanno un passo indietro.
VOTAZIONI. L'opposizione respinge l'accordo con sei voti contrari. Con loro anche il consigliere di maggioranza Docimo. Il resto della coalizione decide di astenersi «riservandosi il voto in aula per valutare meglio la questione». Mancano pochi giorni al luglio bollente che attende il consiglio, chiamato all'approvazione del piano degli interventi. Ma le prime magagne sono già cominciate.
Da Il Giornale di Vicenza del 28 giugno 2012, pagina 14
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