Divisi alla meta. A Vicenza il Movimento 5 stelle raddoppia: nel senso che non ce n´è uno solo, ma due. Due gruppi, entrambi utilizzatori del simbolo ufficiale dei grillini e decisi a non rinunciarvi. Due gruppi, uno dei quali nato dalla “secessione” - capitanata da due attivisti storici - dal nucleo originario. Una frattura che sembrava in via di ricomposizione, e invece si acuisce.
«Sì, siamo divisi ma gli obiettivi sono gli stessi», affermano Laura Treu e Carlo Braggio - lei 28 anni, biologa e attivista dal 2008, lui 38 anni, libero professionista e fondatore degli Amici di Beppe Grillo. Sono stati loro, un mese e mezzo fa, a dare vita al nuovo “meetup” in concorrenza con quello originario di cui si fanno portavoce, invece, Giordano Lain e Riccardo Allione. Sono stati loro, Treu e Braggio, a convocare la stampa per presentarsi alla città: un´uscita pubblica che sancisce l´autonomia. E la frattura. «Non siamo cloni di nessuno. Anzi, siamo parte del nucleo storico -esordiscono-. Ci siamo staccati da altri che operano in modo diverso». Ma subito riconoscono: «Alla fine, comunque, ci sarà una sola lista e un solo candidato sindaco».
«PALLA AI CITTADINI». Divisi alla meta, dunque. Il gruppo Lain-Allione, per ora, può dirsi più nutrito e si sta presentando in assemblee nei quartieri. Braggio e Treu, invece, hanno convocato la stampa. Ieri il debutto, con il clima della “prima volta”. «Parlo io? No, parla tu». Braggio e Treu, attorniati da una decina di altri attivisti, si rimpallavano il microfono, un po´ imbarazzati: loro, che fanno dell´assemblearismo un vangelo, non sono avvezzi alla delega. Ma alla fine qualcuno doveva assumersi la responsabilità e il microfono, per prima, se lo è preso Treu. Si parte dal “chi siamo”. «Siamo un gruppo del Movimento 5 stelle in città. Abbiamo idee, non ideologie; siamo una libera associazione, non un partito». «Siamo 20-30 persone, ma il gruppo è in crescita», spiega Braggio. E che cosa si propongono di fare? «Ascoltare i cittadini e portare avanti le loro volontà nel solco dei princìpi del Movimento». La meta sono «le scadenze elettorali del 2013». Ma è a un´altra domanda - chi decide? - che Treu e Braggio sottolineano un´asserita «differenza» rispetto ad altri gruppi grillini. «Decide l´assemblea, rispettimao il princìpio “ognuno vale uno”: tutti i cittadini hanno diritto a partecipare alle decisioni alla pari degli attivisti “storici”». Implicita la critica al gruppo da cui sono usciti, dove avrebbero percepito la presenza di una ristretta cerchia di leader.
«APERTI ANCHE AGLI EX». Un altro profilo di «diversità» rispetto al meetup originario è «la nostra disponibilità ad accogliere nel gruppo anche chi ha avuto esperienze politiche in passato - spiegano Treu e Braggio - a patto che non sia più iscritto ad alcun partito, che non sia pregiudicato». Collaborazione non vuol dire candidatura: per quella serve un altro requisito: non avere già svolto due mandati. Si spiegano anche così i contatti, registrati di recente, tra il gruppo Treu-Braggio e i consiglieri comunali Paolo Mazzuoccolo (si veda pezzo a lato) e Maurizio Franzina, entrambi del gruppo Misto. Per puro esercizio teorico, il primo sarebbe candidabile, il secondo no, visto il lungo curriculum politico.
TEMI E VOLTI. Una cosa accomuna i due meetup grillini: la volontà di «correre da soli». «Ci sarà una lista del Movimento e non stringerà alleanze», spiega Treu. I temi cari al Movimento sono l´ambiente, «l´acqua bene comune e il riciclo dei rifiuti a partire dalle scuole»; i trasporti pubblici e «l´allargamento della Ztl»; la democrazia diretta, e per questo c´è collaborazione con il comitato Più Democrazia che ieri era rappresentato da Fabio Zancan. A Variati rimproverano l´aver «ceduto nella battaglia del Dal Molin». E i candidati per il 2013? «Troppo presto per parlarne: comunque li sceglieranno i cittadini», con una sorta di “primarie”, probabilmente.
Sempre che siano loro, poi, a strappare l´ufficialità del simbolo: perché se i meetup resteranno due, alla fine uno dovrà abdicare. Chi deciderà? L´estrema ratio è un intervento di Beppe Grillo in persona. Per ora il gruppo originario fa buon viso all´uscita pubblica dei “competitor” grillini. «Non sappiamo che cosa si sono detti - afferma Allione -, perciò ci asteniamo da commenti che possono gettare benzina o acqua sul fuoco». Ma fa capire che loro non hanno alcuna intenzione di interrompere il percorso avviato.
da Il Giornale di Vicenza del primo luglio 2012; pagina 10
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