Due società con gli stessi soci, Alberto Rigon di Breganze e Vittorio Dalla Valle di Lugo, che eseguono operazioni incrociate all´attenzione della procura di Vicenza e dei rispettivi curatori fallimentari. Si tratta della Carpenteria Valdastico srl che aveva sede a Bolzano Vicentino, dichiarata fallita il 30 luglio 2009; e della Avantec Costruzioni Meccaniche srl di Mason, di cui il tribunale di Bassano presieduto da Aurelio Gatto ha deliberato l´insolvenza lo scorso giugno. La ditta ha debiti per 10 milioni di euro, di cui 7,1 milioni con le banche.
Per il primo crac la procura ha aperto un´inchiesta per bancarotta semplice non solo nei confronti dei soci Rigon, 43 anni, conosciuto a Bregenze per essere autorevole consigliere comunale di minoranza, e di Vittorio Dalla Valle, 46 anni, ma anche a carico degli amministratori in tempi diversi Deris Dalla Valle, 45 anni, di Breganze, Tonio Pesavento, 59 anni, di Isola Vicentina, e Galliano De Rosso, 66 anni, di Monticello Conte Otto. Quest´ultimo fino a venerdì era consigliere comunale, ma ieri si è appreso che ha rassegnato le dimissioni.
Nel frattempo, il curatore fallimentare Andrea Peruffo, delegato dal giudice Giuseppe Limitone, ha incaricato l´avv. Paolo Doria di avviare azione di revocatoria nei confronti dei cinque indagati per chiedere i presunti danni patiti dai creditori, quantificati in 2 milioni di euro.
L´avv. Doria sottolinea che Rigon e Dalla Valle hanno acquistato le quote azionarie della Carpenteria Valdastico il 20 ottobre 2006 dalla Costruzioni Meccaniche Valdastico srl di Gino Zoppelletto e Gilberta Motterle (di cui De Rosso era stato amministratore delegato, poi amministratore anche della Carpenteria Valdastico). I soci avevano eseguito un´operazione di spin off - cioè di scissione della società -, ricollocando il capannone nella Costruzioni Metalliche Valdastico srl, che dava in locazione lo stesso immobile alla Carpenteria Valdastico. Pochi mesi dopo, il 13 dicembre 2006, Rigon e Dalla Valle, come soci della Carpenteria Valdastico, acquistavano da Avantec Costruzioni Meccaniche srl, di cui amministratori e soci erano loro stessi, il ramo d´azienda della carpenteria metallica per un corrispettivo netto di 417 mila euro.
«Considerata la palese situazione di conflitto d´interessi tra i soci delle due società - si legge negli atti di causa -, vista la medesima proprietà delle due società coinvolte», «si deve ritenere che il valore attibuito alla voce “avviamento” veniva ampiamente sopravvalutato, a tutto svantaggio della fallita Carpenteria Valdastico srl, che si trovava costretta a corrispondere un gravoso e ingiustificato corrispettivo».
Questa accusa è respinta soprattutto dai due ex amministratori, Rigon e Vittorio Dalla Valle, i quali come detto devono anche difendersi dall´accusa di bancarotta semplice. Secondo l´avv. Doria, che riprende l´analisi del curatore Peruffo, «la situazione d´insolvenza può essere, con evidente ragionevolezza, retrodatata a fine 2006». Il motivo? «Il bilancio 2006 se adeguatamente verificato - scrive - risulta inattendibile». «La procedura fallimentare ritiene che gli amministratori - insiste Doria - avessero raggiunto la “scientia decotionis” della società già nei primi mesi 2007», tuttavia i soci avrebbero scelto di «continuare l´attività procurando un sicuro danno ai creditori, avendo depositata la domanda di fallimento in proprio solo il 21 luglio 2009». L´ipotetico danno è valutato in 2 milioni di euro. Intanto, anche il curatore del fallimento “Avantec”, Plino Todesco, sta verificando i conti della fallita su istanza della Cassa di Risparmio del Veneto spa. La ditta fabbricava macchine per il tessile ed è stata sciolta il 24 luglio 2009. Il 9 giugno 2010 ha fatto istanza di concordato preventivo, i creditori hanno votato di no e l´8 giugno c´è stato il fallimento. A pesare i debiti con le banche per 7 milioni e per 2 milioni con i fornitori. Accertamenti sono in corso.
da Il Giornale di Vicenza del 27 novembre 2012; pagina 33
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