Una precedenza non concessa, un alterco tra automobilisti, un pugno, e un'auto che se ne va, lasciando solo un 32enne sanguinante. A dare il peso specifico dei fatti, in questo caso, sono i protagonisti. Uno è Luca Prioli, poliziotto vicentino, segretario regionale del sindacato di polizia Coisp: sarebbe stato lui, insieme a un collega, a fermare un automobilista lungo la A22, a poca distanza dal casello di Mantova, e a picchiarlo.
L'aggredito è Riccardo Welponer, nipote di Nardir Welponer, politico molto conosciuto a Verona, ex consigliere regionale dei Ds.
Ricostruire quanto accaduto, dare volto e nome agli aggressori, non è stato facile perché i due poliziotti se ne sono andati dopo la rissa e l'auto su cui viaggiavano non era riconoscibile come auto della polizia. La denuncia fatta da Welponer è stata presentata alla squadra Mobile di Mantova contro ignoti: l'unico dato in possesso della vittima, e di un testimone fermatosi a prestare soccorso, era il numero di targa. Il collegamento tra l'auto, risultata in uso alla questura di Vicenza, e il nome dei due conducenti, tra cui quello del segretario regionale del Coisp, è stato comunque rapido. E altrettanto rapida è stata la comunicazione di quanto avvenuto al ministero dell'Interno, che a breve riceverà dalla questura di Vicenza una relazione ufficiale sui fatti.
Welponer, ancora sotto shoc e con il naso rotto, racconta la sua versione: «Mi hanno picchiato e sbattuto a terra, sono quasi svenuto, quando mi sono ripreso mi hanno buttato contro il guardrail».
Prioli ammette il coinvolgimento nell'accaduto, ma si difende: «Sto portando a termine una delicata missione e la legge mi impedisce di dire quello che è successo - spiega - certo è che chi ha fatto il mio nome in relazione a questa vicenda la pagherà cara, perchè nessuno doveva sapere che io mi trovavo in quella macchina». Sul pestaggio e sul motivo del diverbio Prioli rimanda all'autorità giudiziaria: «C'è una denuncia, deciderà il magistrato, ammetto che ci siamo fermati e che c'è stato un diverbio, ho già fatto una relazione al questore, perché mi è stata richiesta. Io rendo conto solo al questore, con chi mi accusa ci vediamo in tribunale».
Le condizioni fisiche di Welponer e il fatto che il questore di Vicenza abbia chiesto una relazione a Prioli, aggiungono qualche tessera in più al puzzle di una notizia che era nata «distorta». Alcuni quotidiani, infatti, avevano scritto ieri che a picchiare il 32enne veronese sarebbero stati due non meglio identificati «bodyguard» che trasportavano un «vip» in un'auto blu. La verità era un'altra ed è venuta a galla ieri. Ora i due poliziotti rischiano, oltre all'indagine penale, l'allontanamento dagli incarichi. Per un eventuale provvedimento disciplinare si attenderà l'esito dell'inchiesta giudiziaria.
Roberta Polese
da Il Corriere Veneto del 23-11-2012 a pagina 7; edizione di Vicenza
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