Il 2 dicembre taepile.net ha pubblicato un approfondimento in cui si descrivono alcuni retroscena rispetto alla attività della commissione ecomafie. In quell'approfondimento si parla, tra le altre, di eventuali conflitti di interesse in capo al presidente Bratti nonché di possibili rimostranze da parte del M5S in tal senso. Bratti interpellato per iscritto ha risposto sollecitamente e ha spiegato così il suo punto di vista: «Sono stato direttore generale in Arpa Emilia dal 2006 al 2008 ma i fatti citati credo siano 2009. Di più, mia moglie è entrata in Acosea nel lontano '92 mentre io ero ricercatore all'università. Di seguito Acosea è stata assorbita nel gruppo Hera. Mia moglie in vita sua non si è mai occupata di rifiuti, non è un dirigente, si occupa di contratti gas e altro in Hera Comm. Non appena ho visto la puntata di Report mi sono premurato di chiedere una sessione di lavori dedicata ad Hera ed ho subito chiesto al vicepresidente, l'onorevole Roberto Vignaroli di presiederla proprio per fugare ogni dubbio anche in tema di semplice opportunità. Tutto è alla luce del sole. Tutto è trasparente». A differenza di Bratti il M5S, interpellato proprio nella persona del vicepresidente Vignaroli, per il momento è rimasto in silenzio.
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