lunedì 2 marzo 2020

Il coronavirus e il documento del think tank americano del 2000

(m.m.) Nel 2000 la fondazione neocon statunitense «Project for the New American Century», vicina a personaggi del calibro di George W. Bush, Dick Cheney, Donald Rumsfeld, pubblicava «Rebuilding America's defenses». A pagina 60 di quel documento c'era un passaggio che testualmente recitava: «... advanced forms of biological warfare that can target specific genotypes may transform biological warfare from the realm of terror to a politically useful tool». Alla grossa si potrebbe tradurre così: «... forme avanzate di guerra biologica che possano avere quale obiettivo specifici genotipi potrebbero trasformare la guerra biologica da dominio del terrore in un utile strumento politico». Quello che sta succedendo da mesi con il coronavirus è, poco o tanto, noto.  Se ci sia un nesso tra quanto vent'anni fa recitava quel documento, che io ebbi modo di leggere quando da giornalista de Il Gazzettino mi occupai delle polemiche sorte attorno alla costruzione di una nuova base Usa a Vicenza proprio nella prima decade degli anni duemila, io non lo so...

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