(m.m.) Alcuni giorni fa il blogger Claudio Messora ha fatto sapere che «l'Associazione patto trasversale per la scienza» ha indirizzato un esposto ad alcune procure della repubblica nel quale, tra le altre, chiede la rimozione di alcuni contenuti video prodotti dallo stesso blog di Messora. La cosa ha dato vita ad un vivace dibattito che però troppo spesso ha lasciato distante il cuore della discussione. Anzitutto l'associazione non ha querelato, come hanno sostenuto alcuni, ma ha indirizzato un esposto. Secondo una eventuale chiusura bonaria auspicata da più parti non è possibile perché il reato ipotizzato (articolo 656 del codice penale, ossia la diffusione di notizie false e tendenziose, reato che peraltro dovrebbe essere abolito peraltro) è un reato che si persegue d'ufficio.
Quindi quell'esposto ha avviato un procedimento che potrà interrompersi solo con una archiviazione o eventualmente con un rinvio a giudizio. Io ritengo che Messora abbia ragione da vendere, ma in questo momento sta sbagliando nella scelta del terreno dello scontro. Lo scontro in questo momento è in primis sul piano giuridico perché è nella contestazione sul piano giuridico che poi si smonta sul piano mediatico, assai agevolmente, l'assunto della associazione notoriamente vicina al professor Roberto Burioni.
E quindi Messora, glielo dico simpaticamente perché fa un lavoro prezioso, dovrebbe lasciare da parte la sua abituale eccessiva bonomìa e denunciare gli autori dell'esposto per calunnia ai sensi dell'articolo 368 del codice penale che recita: «Chiunque, con denuncia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all'autorità giudiziaria o ad un'altra autorità che a quella abbia obbligo di riferirne o alla corte penale internazionale, incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato, è punito con la reclusione da due a sei anni». Nella denuncia Messora dovrebbe chiaramente dichiararsi parte offesa e facendo affidamento sulla potenza di fuoco del suo blog non solo dovrebbe dare notizia della denuncia, ma dovrebbe dare notizia di come la procura della repubblica competente persegue o non persegue gli eventuali responsabili. A quel punto poi vediamo se al Patto della scienza verrà ancora la voglia di pisciare fuori dal vaso.
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