Sono un ex artigiano del settore concia con 2 aziende fallite nell'anno 2010 (Biellezeta srl e Conceria Ellebi srl), entrambe avevano sede a Zimella (Verona) ma erano comunque collegate ad Arzignano. Intervengo per segnalare una grave ingiustizia che sta accadendo in questo periodo.Io ho lavorato nel settore concia per circa 40 anni, tra dipendente e imprenditore, ho fallito con entrambe le ditte, grazie anche a questi personaggi che hanno fatto di tutto e di più. Una mia azienda, Biellezeta srl, lavorava da circa 15 anni, per conto terzi, pelli di vario genere sia per calzatura che per arredamento e l'altra società Conceria Ellebi srl lavorava da 10 anni sia per conto terzi sia per la vendita in proprio.
Il mio problema principale sono sempre stati i prezzi, sia nel lavoro che nella vendita. Mi ritrovavo a fare conti sia di giorno che di notte e mi chiedevo: «Ma come fanno i cosidetti “grandi” ad applicare certi prezzi? Lavorano sottocosto rimettendoci?» Non osavo credere che fosse così visto che erano tutti ultramilionari. Con le due aziende avevo un totale di circa 35 dipendenti e, per poter andare avanti e competere con gli altri, ho lavorato sottocosto anch'io ma il risultato finale è stato che in due tre anni le mie società sono fallite. Adesso mi ritrovo in un mare di guai, ho perso tutto e sono anche malato di cancro, e tutto grazie a questo settore maledetto.
Sono profondamente addolorato per quello che sta accadendo ad Arzignano in questo periodo in quanto mi pongo la domanda: ma come si fa ad evadere cifre del genere? E poi dire che è stato fatto per il bene altrui o perchè voluto dai dipendenti? Inoltre: queste pelli vendute in “nero” da dove vengono? Nessuno si è ancora fatto questa domanda? Sono il frutto di fatture false? Sono pelli rubate e poi vendute sottocosto? La legge in questi casi dov'è? Purtroppo siamo in tanti piccoli artigiani spariti dal settore concia a causa della slealtà di questi cosidetti “grandi”, e quello che più dispiace è che la giustizia non fa niente contro reati del genere. Ora si sta facendo una campagna mediatica contro lo straordinario (che poteva essere un'ora al giorno) dell'operaio o dell'impiegato: sicuramente anche questo è contro la legge e va punito ma, prima bisogna punire con il carcere chi fa evasioni reali di entità enormi. Invece queste aziende sono ancora aperte e i titolari e i loro dirigenti sono liberi e belli più di prima.
L'evasione da parte dei dipendenti, secondo me, da quello che tutti sappiamo, riguarda i capi reparto e i dirigenti. Per poter lavorare o vendere prodotti le varie ditte, soprattutto di Arzignano, vendevano con un rincaro dei prezzi del 10%, per poi distribuire il 7/8% in "nero" ai titolari e ai capi reparto e dirigenti.Ci sono ex capi reparto o dirigenti che sono riusciti a mettere da parte una fortuna in questo modo, soldi in Svizzera, case di proprietà, auto di lusso e tasse evase. Se ci sarà un processo, come spero, mi auguro che chi ha perso tutto si costituisca parte civile. Comunque, le ditte da controllare non sono solo i conciari ma anche chi li fornisce e chi da loro acquistava.
Renzo Lovato
ex amministratore di Biellezeta srl e Conceria Ellebi srl
lettera a aperta al direttore pubblicata su Il Giornale di Vicenza di giovedì 8 settembre 2011 a pagina 62
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