«L'uomo chiave in questa storia si chiama Valter Pastena, ieri burocrate sconosciuto ai più e oggi, è il dato che mette in allerta gli inquirenti, consulente del Ministero guidato, fino all'altro ieri, da Federica Guidi. Il burocrate è notissimo a chiunque, nel mondo industriale, abbia dovuto accedere a finanziamenti del ministero delle Finanze. E in questo caso si trattava di gestire spese per 5,4 miliardi di euro: il progetto del rimodernamento dell'intera flotta italiana». È questo uno dei passaggi salienti di un lungo servizio che ilfattoquotidiano.it pubblica ieri con grande risalto. Un servizio che accende i riflettori appunto sul superdirigente (o ex superdirigente, i media in tal senso non hanno chiarito completamente la situazione) della Ragioneria generale dello Stato Pàstena. Quest'ultimo, che secondo Repubblica risulta indagato per il caso Petrolio assieme al capo di stato maggiore della Marina, Giuseppe De Giorgi, risulta pure iscritto all'albo nazionale dei revisori legali, ha anche, o meglio ha avuto, anche dei solidi addentellati con la terra Veneta. Visto che è stato membro del collegio dei sindaci della società aeroportuale veneziana, la Save, dal 18 aprile 2012 sino al 31 dicembre 2014.
Ma gli addentellati a vario titolo, intesi quanto meno come titolarità di cariche in società di capitali, non sono solo quelli del passato. Pastena infatti risulta attualmente membro del collegio sindacale di Investimenti spa, la holding pubblica romana che ha in pancia il progetto del super polo fieristico capitolino voluto dall'allora sindaco democratico Walter Veltroni e poi avviato su un triste crinale fatto di debiti e speranze tradite.
La stella di Pastena comunque sembra ancora brillare di luce propria. L'uomo infatti è attualmente presidente del collegio dei sindaci di Aeroporti di Puglia (una spa finita al centro del cosiddetto affaire Di Paola), presidente del collegio dei sindaci della «Società per il polo tecnologico industriale romano», membro del collegio sindacale della Logesta Italia, la filiale nel Belpaese di una delle più importanti multinazionali per il trasporto del tabacco. E ancora l'ex dirigente è revisore legale della fondazione Musica per Roma, nonché presidente del collegio sindacale del consorzio «Sistema Camerale Servizi Roma».
Tra le cariche cessate, oltre a quella presso Save, Pastena vanta la legatoria Bergamasca Lediberg (presidente del collegio sindacale), la cartaria romana Aticarta spa (membro del collegio dei sindaci), un pomposo, almeno nel nome «Network globale agenzia per la internazionalizzazione» (presidente del collegio sindacale). Tra le cariche di peso ricoperte in passato ritornano protagoniste le Venezie con la Finest, la finanziaria pensata per rafforzare i rapporti tra Nordest italiano e Est Europa controllata da da Friulia Spa, società finanziaria della Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Regione Veneto, dalla Provincia Autonoma di Trento, dalla Simest e da alcune banche del territorio: è referente del Ministero per lo Sviluppo Economico. Il dettaglio del suo assetto azionario è visibile proprio sul portale della compagnia, fondata nel 1993, per la quale il dottor Pastena ha svolto il ruolo di presidente del collegio dei sindaci sino al 15 novembre 2007. Quest'ultimo ha poi svolto la mansione di presidente del collegio sindacale di Atisale, una spa che si occupa di sale marino un tempo nell'orbita dei Monopoli di Stato, sino al 22 maggio 2003.
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