Il Comune di Vicenza si costituisce parte civile nel processo per l'affaire Marghera. «A chiusura di una lunga e complessa istruttoria iniziata nell'aprile 2007 - si legge nella delibera presentata dall'assessore agli affari legali Massimo Pecori - la procura della Repubblica di Vicenza ha chiesto il rinvio a giudizio di Giuseppe Rossi nella sua veste di ex presidente di Aim Spa e di altre cinque persone coinvolte a vario titolo nella vicenda incentrata principalmente sulla vendita di una piattaforma di trattamento di rifiuti sita a Marghera: i reati per i quali è stato chiesto il rinvio sono truffa aggravata, false comunicazioni sociali e infedeltà patrimoniale. Persone offese da tali reati sono state individuate dalla procura in Aim Spa e nel Comune di Vicenza nella qualità di socio unico dell'azienda».
«A seguito dell'udienza preliminare del 10 febbraio 2011 - prosegue il provvedimento - il giudice delle indagini preliminari ha disposto il rinvio a giudizio di Giuseppe Rossi, Carlo Valle, Gianni Giglioli e Giannina Novello fissando l'udienza dibattimentale per il 20 maggio. Poiché si pone il problema di ottenere il giusto risarcimento dei danni subiti in conseguenza di comportamenti ritenuti illeciti» l'amministrazione Variati ha così scelto di «costituirsi parte civile incaricando l'avvocato Enrico Ambrosetti» ritenendo «doveroso per ottenere il risarcimento di tutti i danni patiti dall'azienda, siano essi patrimoniali che non patrimoniali, quali quelli connessi con la lesione dell'immagine dell'azienda».
Si ricorda anche che «è pendente un giudizio civile di responsabilità attivato da Aim per il risarcimento dei danni nei confronti del vecchio Cda e del collegio sindacale, tra i quali figura il solo Rossi e non gli altri soggetti rinviati a giudizio in sede penale». È noto, peraltro, che nel match della causa civile sono in corso trattative per un accordo.
da Il Giornale di Vicenza del 26 aprile 2011, pagina 17
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