domenica 1 maggio 2016

Casco salvavita grazie a un gel di acqua e mais

Un fluido creato con acqua e amido di mais, in futuro, potrà salvare una vita. Lo hanno provato gli studenti della 2C1 dell'Itis "Marzotto" di Valdagno che hanno ricevuto il primo premio alla Fiera della scienza di Padova denominata "Sperimentando 2016". A farli salire sul primo gradino del podio, con una scoperta innovativa, è stata una prova legata al mondo dello sport, come richiesto dal regolamento del concorso.Gli studenti della scuola presieduta da Afra Gecele, guidati dalla docente Carla Crestani, hanno ricreato uno scenario legato allo skateboard, sfruttando le proprietà dei cosiddetti "fluidi non newtoniani".

Questi fluidi si possono sfruttare grazie alla loro viscosità, che muta a seconda della forza che viene impressa. Se vengono colpiti da una forza impulsiva, cioè da un colpo secco, diventano molto duri, comportandosi come un solido. Se invece vengono colpiti da una forza poco intensa, si comportano come un liquido.Ma è la prima delle due opzioni, quella che è alla base del progetto-esperimento con al centro un uovo che ha rappresentato l'ipotetica testa di uno sportivo, colpita da un oggetto. Gli studenti hanno costruito un piccolo casco fluido utilizzando acqua e farina di maizena e l'hanno utilizzato a mo' di cappellino per proteggere l'uovo che, per sua natura, è estremamente fragile. Poi, utilizzando un peso, sono stati portati a termine tre tentativi di colpire l'uovo.

Nel primo, il bersaglio ha ricevuto "in testa" il peso perpendicolarmente protetto dal casco innovativo creato con il fluido: nessun danno e un impatto assorbito nel migliore dei modi. Nel secondo tentativo l'uovo è stato protetto con un casco tradizionale in plastica e anche in questo caso l'uovo è rimasto intatto anche se ha risentito di più del trauma a causa delle vibrazioni. Da ultimo, l'uovo ha ricevuto il peso perpendicolarmente senza protezioni, rompendosi.La giuria del concorso, dopo la valutazione di tutti gli esperimenti in gara, che erano divisi secondo le categorie degli elementi naturali (terra, aria, acqua, fuoco) più la categoria "Rotola, rotola", ha deciso di premiare il "Marzotto" per «l'efficacia dell'esperimento che risulta di semplice realizzazione e per l'uso di materiali innovativi. Si apprezza anche l'attenzione al tema della sicurezza che deve essere sempre garantita nella pratica sportiva". L'esposizione, che è aperta nel padiglione 6 della fiera di Padova fino all'8 maggio, ha ospitato 57 scuole che hanno presentato un centinaio di esperimenti.

Ogni anno, sono circa 10 mila le persone che animano gli stand. Il dirigente scolastico Gecele commenta: «È una grande soddisfazione, dopo quella del posto dello scorso anno. Complimenti ai nostri studenti, ma anche alla professoressa che li guida con tanta passione e competenza. Non sono giochi, ma esperimenti che possono avere una ricaduta anche dal punto produttivo, come già accaduto, per esempio, con il progetto "Stenduino"».

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