giovedì 26 novembre 2009

Corruzione e mafie nel vicentino: il convegno dell'Idv

Corruzione, affari e mafie. Dall'Italia a Vicenza un cammino difficile per giustizia e magistrati. Questo è il titolo per il dibattito organizzato dall'Idv della provincia di Vicenza. L'incontro è fissato per sabato 28 ottobre alle 15,30 nel capoluogo berico presso la Sala del Capitolo nel complesso Viart in contrà del Monte 13, in pieno centro cittadino. I relatori saranno lo scrittore ed ex magistrato Bruno Tinti; l'ex consulente della commissione antimafia Enzo Guidotto e il deputato dell'Idv Antonio Borghesi. Con loro ci saranno anche Claudia Bellano, responsabile Idv Vicenza per il "gruppo donne"; Paolo Crestanello, portavoce del comitato vicentino contro gli abusi edilizi e Lorenzo Signori del comitato San Pietro di Rosà. Modererà il giornalista Marco Milioni. Info: www.italiadeivalori-vicenza.it

Il comune aumenta gli oneri

La crisi dell'edilizia. La recessione dimezza le entrate per i costi di costruzione nel bilancio di palazzo Trissino. Cantieri, il 2009 è l’anno nero. E il Comune aumenta gli oneri. La stangata scatta dall’1 dicembre: i costi salgono del 54 per cento. «Le tabelle per l’urbanizzazione non venivano ritoccate dal 1985».

Da Il Giornale di Vicenza del 26 novembre 2009, pagina 15

Meno cantieri, meno oneri di urbanizzazione, meno entrate nel bilancio comunale. È uno dei tanti circoli viziosi innescati dalla recessione economica. Se mai fosse servita l’accensione di una nuova spia per ricordare che anche l’edilizia è sprofondata nelle sabbie mobili della crisi, il campanello d’allarme squilla nelle pieghe dei conti di palazzo Trissino, dove nel 2008 erano stati incamerati 3,2 milioni di euro dagli oneri di urbanizzazione, mentre nei primi undici mesi del 2009 a stento è stata agguantata quota 1,4 milioni di euro, segnando un rosso di 600 mila euro rispetto alla previsione di racimolare 2 milioni.

L’AUMENTO. I numeri vengono snocciolati al termine di una riunione di giunta che ha autorizzato il ritocco delle tabelle applicate agli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria. La proposta è stata presentata dall’assessore all’Edilizia privata Pierangelo Cangini, che parla di «provvedimento doveroso nel rispetto della legge». Gli oneri applicati a Vicenza, infatti, non venivano modificati dal 1985, vale a dire da quando la Regione Veneto aveva introdotto le tabelle sui costi di costruzione: una vita fa, senza che da allora quei numeri venissero anche soltanto aggiornati in base agli indici Istat sul costo della vita.

DAL 1° DICEMBRE.
Il provvedimento della giunta Variati prende forma proprio alla vigilia del voto sul Pat, che dovrebbe generare un volano virtuoso per l’edilizia cittadina, sbloccando un cachet di piani urbanistici che attendono da tempo di vedere la luce. Parallelamente, l’effetto della stangata sarà temperato dalle previsioni del “Piano casa” regionale, che introduce numerose agevolazioni fiscali, con sconti sui costi di costruzione. «Dal primo dicembre - annuncia l’assessore Cangini - scatta l’aggiornamento delle somme dovute al Comune che, malgrado l’obbligo di legge, non venivano toccate dal 1985, nemmeno per quanto riguarda l’adeguamento Istat».

LA STANGATA. Se il Comune avesse agito con la mannaia, applicando l’indice Istat dal 1985 a oggi, l’aumento sarebbe stato del 100 per cento: un raddoppio secco. La scelta della giunta, invece, si è ispirata a quanto deliberato da altre amministrazioni comunali. Anche Vicenza, quindi, si è basata sulla variazione dei prezzi al consumo registrati dall’Istat nel periodo compreso tra settembre 1992 e settembre 2009, pari al 54,07 per cento. L’aggiornamento interessa tutte le tabelle predisposte per l’urbanizzazione primaria e secondaria relativa a residenza, industria, artigianato, agricoltura, turismo, commercio e direzionale. «Gli aumenti - precisa Cangini - sono obbligati. In realtà, in particolare con il “Piano casa”, molti degli interventi edilizi risultano già esenti da oneri di urbanizzazione o hanno ottenuto notevoli riduzioni».

Gian Marco Mancassola

Vorrei arrestarli insieme a voi

Apprendo dalla stampa locale che sabato 28 novembre alle nove del mattino si terrà a Villa Cordellina a Montecchio Maggiore un importante convegno. Tema del simposio: le distorsioni che la corruzione può generare sulla vita democratica. L'organizzazione è curata dalla associazione Vicenza Riformista. Coordinatore dell'evento sarà Antonio Baldo. Il forum comincerà in mattinata con il saluto del presidente della provincia, il leghista Attilio Schneck. Debbo ammettere che c'era bisogno di un evento del genere. E sono ben felice che il GdV abbia dato ampio risalto alla cosa con un pezzo del 22 novembre e con uno del 25 novembre.
In quest'ultimo articolo l'intervistatore, credo sia il direttore del GdV Giulio Antonacci, domanda proprio a Balbo: «Di fronte alla corruzione, si può scendere a compromessi (e fino a che punto) o resta solo un integralismo impietoso?». Risposta dell'intervistato: «C'è anche un'idea positiva di “compromesso”, quale armonizzazione di situazioni opposte. Appartiene alla migliore politica. Però qui siamo invece di fronte al concetto peggiore del termine. E questo ci pone su di un piano fortemente inclinato, sul quale, una volta avviati, è arduo fermarsi. Anche perché, all'inizio, la ghiaia su cui si scivola è molto sottile e quasi non si sente. Temo non resti che l'integralismo. Ma, in questo caso, parlerei di integrità. Si può essere integri a metà?». Bene, pesta duro Baldo il giustizialista. Ma mi domando come coniughi la sua posizione con quella del “suo presidente in Vicenza Riformista” nonché relatore Ubaldo Alifuoco.

IL PREGIUDICATO VIVIAN. Ricordo che proprio Alifuoco durante una burrascosa seduta del consiglio comunale di giovedì 20 novembre 2003 aveva trovato un accordo con l'allora consigliere comunale comunale del Carroccio Manuela Dal Lago per l'appoggio "indiretto" del centrosinistra, allora all'opposizione, a Gianfranco Vivian, braccio destro della "manuelona" come revisore dei conti del comune di Vicenza. Ricordo che in quel frangente l'allora consigliere comunale Alifuoco (Ds) rimase inebetito quando il sottoscritto gli mise sotto il naso la sentenza di una condanna passata in giudicato a carico dello stesso Vivian per reati contro il patrimonio. «Ma la Dal Lago mi aveva detto che aveva patteggiato la pena!» Balbettò a mo' di scusa il diversamente astuto Alifuoco, come se appoggiare la candidatura di uno che ha patteggiato la pena sia meno grave, visto che ha de facto riconosciuto la colpa, soprattutto quando si sta decidendo se mettere o meno a controllare i bilanci del comune una persona con la patente di una condanna non per reati d'opinione o passionali, ma per reati (sic!) contro il patrimonio: appropriazione indebita se non erro.
Ricorda Alifuoco che un consigliere comunale gli passò vicino sorridendo sornione, «mavalà Ubaldo (non era Niccolò Ghedini, Ndr) che lo sapevi anche tu che era condannato!...». Si ricorda Alifuoco chi disse questa frase? Si ricorda Alifuoco con quali olimpici epiteti la Dal Lago, oggi onorevole, si rivolse al sottoscritto per aver «sabotato» la nomina di Vivian il terribile? Dico questo perché sono convinto della bontà della iniziativa di Vicenza Riformista. Epperò non posso esimermi dal ricordare gli incarichi passati e presenti piovuti addosso al ragionier Vivian anche dopo la sonora bocciatura della sala Bernarda. Cito quindi il collega Toni Trentin del GdV: «... revisore dei conti in provincia, a Recoaro, Gambellara, Nanto, nel consorzio VicenzaÈ, nell'Ater provinciale, in alcune scuole del Basso Vicentino, nonché sindaco societario dell'Immobiliare Fiera, dell'Agener e dell'Autostrada Serenissima, presidente dei sindaci delle SpA provinciali Vicenza Riqualificazione e Vi.abilità». E poi, consulente esterno per Aim, revisore dei conti per l'istituto regionale Ville Venete, revisore dei conti per la cooperativa Vi.assiste (nella galassia della provincia di Vicenza), revisore dei conti per la società Vicenza International, di proprietà della fiera berica, poi tristemente abissatasi. E sicuramente mi dimentico qualcosa. Ecco chiederei al presidente Alifuoco come mai all'epoca non organizzò assieme a Baldo una giornata contro il malaffare in politica, magari citando i trascorsi del Vivian.
Quest'ultimo ironia della sorte è pure vicepresidente di Ancrel, l'associazione dei revisori contabili delle pubbliche amministrazioni locali. Vorrei sapere proprio dall'Ancrel se la condanna penale è requisito minimo richiesto per accedere alle cariche della associazione. Magari non so, potrebbero trovare un posticino anche per Cesare Battisti, quando tornerà dal Brasile.
E tanto per dire pongo un altro quesito. Quale è lo stato dei conti delle società che hanno visto il Vivian come revisore? Parlo di compagnie come Vi.abilità, o peggio della Serenissima? Hanno letto i signori di Vicenza Riformista le bordate dell'onorevole dell'IdV Antonio Borghesi all'indirizzo della Dal Lago proprio sullo stato debitorio della Serenissima? Sanno qualcosa lorsignori delle società offshore collegate alla Brescia Padova? Perché il centrosinistra, in comune come in provincia, non ha mai massacrato la Dal Lago, politicamente parlando, dove avrebbe avuto facile agio? E dico di più.

MR. INGUI, I SUPPOSE... In un rapporto di polizia ordinato dalla procura della repubblica di Venezia si legge che Alifuoco sarebbe stato al libro paga di uno dei più grossi costruttori di Vicenza. Parlo dell'architetto Gaetano Ingui. Non ho mai letto sulla stampa l'ex consigliere Alifuoco dire esplicitamente che quella affermazione è falsa e destituita di fondamento. Non ho mai sentito dire dal consigliere Alifuoco che aveva proceduto con querela per diffamazione nei confronti della fonte, verbalizzata peraltro. Sarebbe utile quindi una smentita in tal senso, magari qualche giorno prima del convegno, perché è inelegante fare il cerimoniere di un simposio sulla corruzione senza avere fugato questi dubbi.

HERR SCHNECK. Quanto al comportamento di Vivian il presidente della provincia Attilio Schneck (il diversamente lucido) non si ritenga esente da addebiti, perché sarà proprio l'ex simpatizzante socialista Schneck ad aprire il convegno con un saluto al pubblico. Sì proprio lui che in tutti questi anni, pur sapendo delle marachelle di Vivian, ha continuato a tollerarlo all'interno di enti pubblici con partecipazioni della provincia. Ma soprattutto non ne ha stigmatizzato il comportamento. Che cosa conosce Vivian di così importante circa i vertici leghisti berici? Solo vicende di pantagrueliche bevute, gare di rutti e tornei a chi piscia più lontano? Non credo...

L'ARROGANZA COME PREAMBOLO DEL MALAFFARE. Ad ogni buon conto ricordo al coordinatore Baldo, nonché al “suo” presidente Alifuoco, che nel 2004 durante una seduta della commissione provinciale cave (presidente della stessa era il forzista Tino Toniolo oggi assessore provinciale alla viabilità) la Dal Lago mi fece sbattere letteralmente fuori, violando la legge: primo perché come presidente della provincia non aveva alcuna autorità in sede di commissione, secondo perché se uno sta zitto e buono in un una qualsiasi assise elettiva aperta al pubblico, e la commissione lo è per statuto, tu non lo puoi cacciare via. La diversamente democratica Dal Lago sostenne di avere agito così perché non poteva tollerare il clima derivante da ciò che il sottoscritto andava scrivendo sull'argomento cave su Il Gazzettino. Bell'esempio di liberalità per colei che strombazza ad ogni piè sospinto la sua origine politica nel Pli. Sì proprio quello di De Lorenzo, quello delle tangenti nella sanità.

È a conoscenza il coordinatore Baldo che un altro membro della sua associazione (tal Diego Bardelli, ex consigliere provinciale dei Ds) uomo che si è sempre dichiarato alfiere della dialettica democratica, ebbe il coraggio un po' sghembo di dichiararsi «abbastanza soddisfatto» per le risposte che la Dal Lago aveva dato agli indignati consiglieri del centrosinistra, va loro dato atto di questo, che stigmatizzarono il comportamento della ex liberale che mi aveva sbattuto fuori contra legem? Dico questo non per civetteria giornalistica, ma perché l'arroganza e la gestione del potere portata avanti con protervia sono l'anticamera della corruzione e dell'impunità. Punto.

I SILENZI DI VARIATI. In questo contesto la posizione del sindaco di Vicenza Achille Variati (pure lui del Pd) non brilla. Anzi è terribilmente offuscata. Ad eccezione della buona condotta per la nuova gestione di Aim, la giunta di centrosinistra si è distinta sostanzialmente per quattro cose.

Uno, la nomina di dirigenti, (più o meno nuovi) molto molto chiacchierati, vuoi perché vicinissimi alla vecchia amministrazione, vuoi perché contigui ad un certo modo di fare oscuro durante la scorsa consiliatura, vuoi perché espressione non tanto della volontà dell'amministrazione quanto di questo o quel potere forte. Tra questi cito: Micaela Castagnaro, ex dirigente di un Ipab oggi in disgrazia, oggi potentissima direttrice del personale; Maurizio Fichera, direttore dei lavori pubblici, uomo dato vicinissimo all'ex assessore ai lavori pubblici Claudio Cicero, oggi consigliere di opposizione soft, con visite frequenti a palazzo degli Uffici; l'architetto Michela Piron, direttrice dell'edilizia privata, impegnata con una anomala melina difensiva con quei consiglieri che stanno cercando di avere tutte le carte sull'affaire Torre Girardi e spalleggiata in tutto e per tutto dall'assessore all'edilizia Pierangelo Cangini pure lui del Pd. La nomina dell'ingegner Diego Galiazzo quale direttore del dipartimento infrastrutture strategiche. Nomina che sancisce la creazione di un dipartimento assolutamente inutile con un posto da supermanager retribuito non si sa quanto. Il tutto affidato ad un giovane professionista che oltre ad un curriculum privo di meriti scientifici preclari, è solo noto per una serie di ventilati incarichi ricevuti da uno dei privati con i più cospicui interessi in fase di redazione del nuovo piano regolatore.
Due, la gigantesca lottizzazione concessa al gruppo Unicomm a Vicenza Est esattamente un anno fa. Tre, la disastrosa conclusione dell'affaire Conchiglia d'oro, nel quale è stato concesso (nonché salvato il fondoschiena) al privato un volume edificatorio andando ad attingere gli obbligatori standard a parcheggio in un parking pubblico. Quattro, la presenza nella delibera relativa al futuro “piano regolatore”, il Pat, di un accordo con il Vicenza Futura spa che umilia il comune e permette ai privati una speculazione da almeno 200 milioni di euro senza che alla collettività arrivi il becco d'un quattrino. Sabato, sull'ultimo numero di Vicenza Più, è uscito un servizio, alla cui stesura ho collaborato pure io, che pone un macigno sul capo degli amministratori berici. Eppure nessuno a palazzo Trissino ha battuto ciglio? Nemmeno l'Idv. Siamo all'inciucio incardinato sui banchi della sala Bernarda?
Rispetto ad uno scenario del genere rammento al sindaco di Vicenza che fino ad oggi il suo esecutivo non ha mai alzato la voce rispetto ad una piramidale speculazione immobiliare da 500.000 metri quadri che un privato (il consigliere comunale nonché senatore leghista Alberto Filippi) potrebbe portare a casa come conseguenza dell'affare collegato al centro merci di Montebello Vicentino, il Cis. È vero che il comune ha tenuto in seno al cda di quella società, definita dallo stesso centrodestra un carrozzone, tal Gabriele Galla, ex consigliere comunale azzurro nonché ex segretario cittadino del partito di Berlusconi? Perché la maggioranza di Variati non attacca a testa bassa sull'affaire Filippi? Perché tutte queste contiguità con gli antri più bui della precedente amministrazione?

IL PD TRA DUBBI E COMBINE. Io non posso sapere se dietro tutta questa giostra ci siano episodi di corruzione. So solo però che la politica così facendo, sta sicuramente preparando il brodo di coltura, nel quale la corruzione, che già dispone delle sue strade, goda di una autostrada preferenziale, perché bacato (volutamente?) in partenza il sistema di contrappesi che dovrebbe scongiurarla. Politicamente parlando un comportamento del genere ovviamente è ben più grave del singolo episodio di corruzione. Perché? Perché scientemente e irresponsabilmente si apre il vaso di Pandora sapendo ciò che dal vaso finirà per uscire.

LA PROCURA DELLA REPUBBLICA. Apprendo inoltre dal GdV che parteciperà all'incontro organizzato da Vicenza Riformista anche il procuratore Ivano Nelson Salvarani. Trattasi di persona il cui passato il sottoscritto, tanto per dire che non sono prevenuto, aveva ben lodato sulle pagine de Il Gazzettino, anche perché ero a conoscenza dell'origine dei giudizi lusinghieri che sul dottor Salvarani erano giunti dalle parti del Csm allorquando l'organo di autogoverno dei magistrati decise la sua nomina a Vicenza.
Così a coloro che ospitano il dottor Salvarani domando: come giudicate l'operato di colui che per mesi, nonostante le formali richieste, ha de facto negato un fascicolo al sottoscritto domandato per finalità difensive (http://www.lasberla.net/2009/03/guai-giudiziari-per-falcone-salvarani-scarpellini-e-tolettini/)? E poi domando ancora: che giudizio danno di una procura della repubblica in cui il pm più in vista dopo il capo ha due figli che esercitano la professione di avvocato nel medesimo distretto giudiziario? Che giudizio dà Vicenza Riformista ad una procura nella quale un sostituto esercitava l'azione penale contro l'ex sindaco Enrico Huellweck e contro la di lui moglie (dirigente comunale per di più), mentre il figlio del medesimo magistrato, oggi avvocato a Vicenza, riceveva dallo stesso Huellweck supporto politico concreto per diventare difensore civico? Che giudizio dà Vicenza Riformista di una procura della repubblica che ha impiegato sette anni per rinviare a giudizio, tra gli altri, la moglie dell'ex sindaco Lorella Bressanello?

Che giudizio dà Vicenza Riformista di una procura della repubblica in cui è defunto il fascicolo contro un altissimo dirigente del comune rispetto a presunti illeciti che hanno fatto da cornice alla lottizzazione Pomari 2 e alla lottizzazione del nuovo teatro civico? Che giudizio dà Vicenza Riformista di un centrosinistra che in piena campagna elettorale per le comunali del 2003 si lasciò sfuggire questo boccone servito dalla stampa proprio in piena competizione? Ovviamente alle domande su certi comportamenti dei magistrati dovrebbe dare risposta anche Lucio Zarantonello che in veste di presidente dell'ordine degli avvocati vicentini sarà pure presente tra i relatori.

E visto che tra i relatori figura anche Ivano Tolettini, capo della cronaca nera del GdV, domando a Baldo: che giudizio dà dello stesso Tolettini, uno che è riuscito ad anticipare di un giorno sul giornale ciò che ventiquattr'ore dopo alcuni testimoni in una vicenda di violenze su minori avrebbero dichiarato ai carabinieri? Capacità chiaroveggenti o entrature divine presso inquirenti loquaci? Certo che a questo punto ad Alberto Mingarelli, procuratore presso la corte dei conti veneziana e relatore di punta per il convegno organizzato da Vicenza Riformista, spetta un ruolo un po' indigesto. Come magistrato contabile Mingarelli ha ottenuto condanne importanti qui a Vicenza. Tra queste spiccano quella dell'ex sindaco Huellweck, quella dell'ex assessore al personale Gilberto Baldinato e quella dell'ex vicesegretario comunale Umberto Zaccaria.
Ma che cosa penserà quando si accorgerà che pur cambiando qualcosa a Vicenza il brodo «prodromico» della corruzione non è stato buttato via, ma pericolosamente tenuto in calda? Spero che non si faccia una brutta impressione del convegno di Vicenza Riformista che merita secondo me la massima attenzione. Spero che non si faccia l'impressione di chi vede Marco Pantani (purtroppo defunto in circostanze tristi) invitato ad un ipotetica iniziativa per combattere il doping. A Baldo chiedo. Giudica il mio intervento pregno di integralismo? Se così fosse ne sarei contento, perché è lo stesso Baldo a insegnarmi che in questo contesto storico, integralismo nella richiesta di legalità è sinonimo di integrità. Sabato mattina posso portare un centinaio di manette? Le faremo tintinnare come le candeline nello spot natalizio hippy della Coca Cola: «Vorrei arrestarli insieme a voi...». Ultimo quesito per Baldo: Vivian che è? L'armonizzazione di una situazione opposta?

Marco Milioni
da: www.lasberla.net del 26 novembre 2009
link originario: http://www.lasberla.net/2009/11/vorrei-arrestarli-insieme-a-voi/

giovedì 5 novembre 2009

Prepararsi al peggio

L’intervento su larga scala del governo USA per l’economia sta andando a finire male. Un numero imprecisato di esperti sostengono che al momento abbiamo superato il peggio della recessione. Germogli verdi di ripresa stanno presumibilmente spuntando in tutto il paese e l’economia che è in crescita dovrebbe riprendere presto ad un tasso annuo dal 3% al 4%. Molte di queste sono le stesse persone che hanno insistito sul fatto che l’anno scorso l’economia continuava a crescere anche quando era chiaro che eravamo già in fase di inizio della recessione.

Una falsa ripresa è in corso. Mi vengono in mente le prospettive del 1930 quando gli esperti erano certi che il peggio della crisi fosse finita e che il recupero era proprio dietro l’angolo. L’economia e il mercato azionario sembrava stessero recuperando e c’era ottimismo che la recessione, come dicevano molti di quelli che ho detto prima, sarebbe finita in un anno o anche meno. Invece, le politiche interventiste di Hoover e Roosevelt causarono una depressione peggiore e il Dow Jones non tornò al livello del 1929 fino al 1954. Temo che il nostro stimolo e i programmi di salvataggio abbiano già fatto troppo per evitare che l’economia recuperasse in modo naturale e ciò si tradurrà in un altra bolla speculativa.

Ogni volta che la Banca Centrale interviene e pompa migliaia di miliardi di dollari nel sistema finanziario si crea una bolla che poi deve sgonfiarsi. Abbiamo visto i risultati dei tassi di interesse di Alan Greenspan che erano eccessivamente bassi: la bolla immobiliare, l’esplosione dei prestiti subprime e il successivo collasso della bolla che ha conivolto numerose istituzioni finanziarie. Invece di consentire al mercato di correggersi e scaccaire i peggiori eccessi del periodo del boom, la Federal Reserve e il Tesoro degli Stati Uniti si sono accordate per mettere i contribuenti sul gancio per migliaia di miliardi di dollari. Le banche e gli istituti finanziari che hanno avuto sui rischi più grande ed eseguito peggiori sono stati ricompensati con miliardi di dollari dei contribuenti, consentendo loro di sopravvivere e competere con i loro coetanei meglio gestite.

Questo non è nient'altro che la creazione di un’altra bolla. Nel tentativo di attutire l’economia dalla crisi peggiore del crollo della bolla immobiliare, la Federal Reserve ha assicurato che la correzione definitiva della sua difettosa politica economica sarà più grave di quello che sarebbe stato altrimenti. Anche con interventi massicci, la disoccupazione è attorno al 10% e destinata ad aumentare, gli stranieri stanno tagliando sugli acquisti di titoli del Tesoro e i bilanci della Federal Reserve rimangono gonfiati di una non precedente cifra di 2 trilioni di dollari. Qualcuno può realisticamente sostenere che qualche piccola variazione di alcuni indicatori economici siano un segno che la recessione è finita?

Ciò che è più probabilmente sta succedendo è una ripetizione della Grande Depressione. Potremmo avere fino ad un anno o poco più di una economia in crescita solo leggermente al di sopra della stagnazione, seguita da un calo della crescita peggiore di qualunque cosa che abbiamo mai visto negli ultimi due anni. Come il mercato immobiliare non riesce a tornare a qualsiasi senso di normalità, commerciale, immobiliare comincia a crollare e produttori di produrre i beni che non possono essere acquistati dai debiti a corto di consumatori, l’economia vacillare. Ciò andrà avanti fino ad arrivare ai nostri sensi e porre fine a questi sprechi di spesa del governo.

L’intervento del Governo non può portare alla crescita economica. Dove viene il denaro dal programma per Tarp (Tesoro per comprare la carta bad bank), i volantini stimolo e il denaro per clunkers? Essa può venire solo dai contribuenti, da vendite di titoli del Tesoro o attraverso la stampa di nuova moneta. Pagare per questi programmi di gettito fiscale è pura redistribuzione, ma prende i soldi dalla tasca di una persona e la dà a qualcun altro senza creare nuova ricchezza. Inoltre, le entrate fiscali sono diminuite drasticamente, la disoccupazione è aumentata ma anche la spesa pubblica continua ad aumentare. Per quanto riguarda il debito del Tesoro, gli investitori cinesi e altri stranieri sono sempre più restii a comprare, conosciuti come quelli che screditano il dollaro.

L’unica opzione restante è di far stampare dalla Fed nuovi soldi. Questa è inflazione. I prezzi più elevati condurranno ad un dollaro svalutato e ad un tenore di vita più basso per gli Americani. La Fed ha già supervisionato ad una perdita nel potere di acquisto del 95% del dollaro dal 1913. Se non arresteremo queste spese dissolute presto rischieremo l’iperinflazione e vedremo una svalutazione del 95% ogni anno.

Ron Paul
fonte originaria: Forbes.com
traduzione italiana: Code Name: Jumper

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