martedì 31 luglio 2012

Inquinamento da Pm10, Vicenza al nono posto nazionale

Vicenza nella top-ten della città più inquinate da polveri sottili in Italia. I numeri sono noti, ma l´inquinamento atmosferico continua a far notizia anche d´estate, quando i livelli di pm10 solitamente concedono una tregua. È stata diffusa ieri, infatti, una nuova classifica slle polveri sottili, che compromettono la qualità dell´aria soprattutto nel Nord Italia. È infatti qui che, secondo l´indagine «Dati ambientali nelle città» pubblicata dall´Istat, si concentrano le città in cui più di frequente si superano i limiti consentiti di materiale particolato. Stando ai dati, nel 2011 i primi dieci comuni per numero di giorni di superamento del Pm10 sono tutti del Nord, con Torino e Milano in prima e terza posizione e l´eccezione di Siracusa in seconda posizione. I giorni di sforamento dei limiti, tuttavia, tendono ad aumentare rispetto al 2010 in quasi tutti i grandi comuni della Penisola eccetto Venezia, Catania, Bari, Firenze e Napoli. In particolare Verona, Milano, Trieste, Roma e Torino hanno fatto registrare incrementi che vanno dai 27 ai 60 giorni in più di superamento dei limiti durante l´anno, mentre gli unici grandi comuni che rimangono al di sotto delle 35 giornate di superamento del limite per il Pm10 sono Genova, Catania e Bari. Ecco la classifica delle dieci città con il maggior numero di giorni di superamento del limite: Torino 158 giorni nel 2011 (131 nel 2010) Siracusa 139 giorni nel 2011 (116 nel 2010) Milano 132 giorni nel 2011 (85 nel 2010) Verona 129 giorni nel 2011 (69 nel 2010) Alessandria 125 giorni nel 2011 (87 nel 2010) Monza 121 giorni nel 2011 (92 nel 2010) Asti 117 giorni nel 2011 (97 nel 2010) Brescia 113 giorni nel 2011 (89 nel 2010) Vicenza 112 giorni nel 2011 (87 nel 2010) Cremona 109 giorni nel 2011 (72 nel 2010).

da Il Giornale di Vicenza del 31 luglio 2012; pagina 12

lunedì 16 luglio 2012

La cassa integrazione entra da Bruschi

La crisi si affaccia sulle vetrine del salotto buono di Vicenza. Colpendo quella fascia che sembrava non essere sfiorata dal buco nero: il lusso o, comunque, l'alta gamma. È cassa integrazione nei negozi di abbigliamento del marchio Bruschi, nel cuore storico di Vicenza, ma anche da «Catalina», che vende scarpe «Tod's» e altri brand di fascia alta. «C'è una recrudescenza della crisi, nel commercio - conferma la segretaria della Uil vicentina Grazia Chisin - fanno cassa anche concessionari come Galvauto e Fattori, oltre a catene di abbigliamento di fascia più bassa e pure negozi storici, come la Pasticceria Venezia in centro». Nelle scorse settimane «Bruschi» ha firmato la cassa integrazione in deroga «per tutti e 26 i dipendenti dei tre negozi di Vicenza e per quello di Costabissara - spiega Chisin - la cassa è a rotazione a seconda delle esigenze, quello che colpisce è che si tratta di punti vendita con prodotti di qualità superiore e prezzi conseguenti.

Anche chi aveva ed ha redditi e capacità di spesa elevati ora spende meno». Il punto vendita di corso Palladio, dove ieri non vi sono state risposte alla richiesta di un commento, starebbe tra l'altro per essere ceduto. In realtà Bruschi è solo uno dei tanti: «È stata firmata da poco una cassa integrazione anche per i dipendenti della boutique Loriet di Camisano. La catena aveva già chiuso nel 2011 una filiale alle Piramidi, a Torri - prosegue Chisin - E il brand Catalina, presente in centro a Vicenza con tre negozi e una quindicina di addetti, ha firmato un analogo ammortizzatore sociale con un'intesa nazionale. Ma la tendenza negativa è nel commercio in generale, anche in negozi storici: alla pasticceria Venezia si fa cassa a rotazione per i tre dipendenti». Ampliando la prospettiva, sempre all'interno del settore commerciale, il sindacato Uil TuCS (commercio e terziario) ha firmato da poco accordi di cassa in deroga a rotazione nei concessionari Galvauto e Fattori Motors, e un contratto di solidarietà nella catena di concessionari Ceccato & Zanini. «Sul mercato dell'auto hanno influito anche i controlli della Guardia di Finanza - spiega la sindacalista - c'è più incertezza, chi può farlo ci pensa prima di spendere decine di migliaia di euro per un'auto di alta gamma. Anche nei negozi di lusso ha influito molto l'incertezza generale del Paese». Secondo la segretaria Uil pure il ceto medio-alto «riflette prima di fare delle spese e di comprare un paio di scarpe o una borsa che costino più di tre o quattrocento euro, perché pure per loro i profitti si sono ridotti».

Per Chisin è possibile anche una lettura legata all'utilizzo di denaro in contanti: «Prima si pagava spesso in parte in contanti e in parte con la carta di credito, sia nell'acquisto di auto che di prodotti di lusso. Ora non più. Il calo potrebbe in parte essere dovuto anche a una diminuzione dell'impiego di "nero"». Il momento negativo è comunque generale, come dimostrano altri accordi per ammortizzatori sociali di recente siglati nel Vicentino nel commercio. «Al "Dinosauro" di Bassano è stata firmata un'intesa che riguarda una trentina di persone, e nella catena Conbipel c'è stata una mobilità incentivata in base ad un accordo nazionale». Il marchio conta cinque negozi, in provincia. Sempre a Bassano di recente un altro accordo, con contratto di solidarietà e alcune mobilità di personale vicino al pensionamento, è stato siglato dalle organizzazioni sindacali con un autentico «big» del comparto commerciale, l'azienda Pengo, grossista che conta 245 dipendenti.

Andrea Alba
da Il Corriere del Veneto del 15 luglio 2012, edizione di Vicenza; pagina 6

lunedì 2 luglio 2012

Mazzuoccolo gate

La sorpresa che non ti aspetti (o forse sì). Si annida in un numero di telefonico, in fondo a un'e-mail. La missiva è quella inviata mercoledì dall´account del “Movimento 5 stelle Vicenza” per convocare la conferenza stampa di ieri. In calce, le firme di Laura Treu e Carlo Braggio, ma anche un recapito «per qualsiasi informazione». È un numero di cellulare: quello di Paolo Mazzuoccolo, consigliere comunale ex Lega nord ed ora al Gruppo Misto. «Non abbiamo referenti in consiglio comunale», affermano Treu e Braggio. E quel numero allora? È lo stesso Mazzuoccolo a spiegare che significa: «Sì il comunicato l'ho spedito, io. Ora che sono uscito dal partito sto dando una mano ai “5 stelle”, ma non li rappresento in alcun modo, né voglio portare il loro simbolo in consiglio, perché quel posto se lo devono conquistare». Solo simpatizzante, allora? «Aiuto il gruppo di Treu e Braggio perché non hanno preclusioni. L'altro gruppo (Lain-Allione) invece non dà spazio a chi ha una pur minima storia partitica: mi affibbiano l'etichetta del “riciclato”, ma se io sono un riciclato...». E conclude: «È stato il gruppo a chiedermi un aiuto come consigliere comunale: trovo intelligente avvalersi del contributo di chi ha esperienze e ruoli, ma non ho velleità personali».

da Il Giornale di Vicenza del primo luglio 2012; pagina 19

Grillini, la prima sfida è interna «Divisi alla meta»

Divisi alla meta. A Vicenza il Movimento 5 stelle raddoppia: nel senso che non ce n´è uno solo, ma due. Due gruppi, entrambi utilizzatori del simbolo ufficiale dei grillini e decisi a non rinunciarvi. Due gruppi, uno dei quali nato dalla “secessione” - capitanata da due attivisti storici - dal nucleo originario. Una frattura che sembrava in via di ricomposizione, e invece si acuisce. «Sì, siamo divisi ma gli obiettivi sono gli stessi», affermano Laura Treu e Carlo Braggio - lei 28 anni, biologa e attivista dal 2008, lui 38 anni, libero professionista e fondatore degli Amici di Beppe Grillo. Sono stati loro, un mese e mezzo fa, a dare vita al nuovo “meetup” in concorrenza con quello originario di cui si fanno portavoce, invece, Giordano Lain e Riccardo Allione. Sono stati loro, Treu e Braggio, a convocare la stampa per presentarsi alla città: un´uscita pubblica che sancisce l´autonomia. E la frattura. «Non siamo cloni di nessuno. Anzi, siamo parte del nucleo storico -esordiscono-. Ci siamo staccati da altri che operano in modo diverso». Ma subito riconoscono: «Alla fine, comunque, ci sarà una sola lista e un solo candidato sindaco».

«PALLA AI CITTADINI». Divisi alla meta, dunque. Il gruppo Lain-Allione, per ora, può dirsi più nutrito e si sta presentando in assemblee nei quartieri. Braggio e Treu, invece, hanno convocato la stampa. Ieri il debutto, con il clima della “prima volta”. «Parlo io? No, parla tu». Braggio e Treu, attorniati da una decina di altri attivisti, si rimpallavano il microfono, un po´ imbarazzati: loro, che fanno dell´assemblearismo un vangelo, non sono avvezzi alla delega. Ma alla fine qualcuno doveva assumersi la responsabilità e il microfono, per prima, se lo è preso Treu. Si parte dal “chi siamo”. «Siamo un gruppo del Movimento 5 stelle in città. Abbiamo idee, non ideologie; siamo una libera associazione, non un partito». «Siamo 20-30 persone, ma il gruppo è in crescita», spiega Braggio. E che cosa si propongono di fare? «Ascoltare i cittadini e portare avanti le loro volontà nel solco dei princìpi del Movimento». La meta sono «le scadenze elettorali del 2013». Ma è a un´altra domanda - chi decide? - che Treu e Braggio sottolineano un´asserita «differenza» rispetto ad altri gruppi grillini. «Decide l´assemblea, rispettimao il princìpio “ognuno vale uno”: tutti i cittadini hanno diritto a partecipare alle decisioni alla pari degli attivisti “storici”». Implicita la critica al gruppo da cui sono usciti, dove avrebbero percepito la presenza di una ristretta cerchia di leader.

«APERTI ANCHE AGLI EX». Un altro profilo di «diversità» rispetto al meetup originario è «la nostra disponibilità ad accogliere nel gruppo anche chi ha avuto esperienze politiche in passato - spiegano Treu e Braggio - a patto che non sia più iscritto ad alcun partito, che non sia pregiudicato». Collaborazione non vuol dire candidatura: per quella serve un altro requisito: non avere già svolto due mandati. Si spiegano anche così i contatti, registrati di recente, tra il gruppo Treu-Braggio e i consiglieri comunali Paolo Mazzuoccolo (si veda pezzo a lato) e Maurizio Franzina, entrambi del gruppo Misto. Per puro esercizio teorico, il primo sarebbe candidabile, il secondo no, visto il lungo curriculum politico.

TEMI E VOLTI. Una cosa accomuna i due meetup grillini: la volontà di «correre da soli». «Ci sarà una lista del Movimento e non stringerà alleanze», spiega Treu. I temi cari al Movimento sono l´ambiente, «l´acqua bene comune e il riciclo dei rifiuti a partire dalle scuole»; i trasporti pubblici e «l´allargamento della Ztl»; la democrazia diretta, e per questo c´è collaborazione con il comitato Più Democrazia che ieri era rappresentato da Fabio Zancan. A Variati rimproverano l´aver «ceduto nella battaglia del Dal Molin». E i candidati per il 2013? «Troppo presto per parlarne: comunque li sceglieranno i cittadini», con una sorta di “primarie”, probabilmente. Sempre che siano loro, poi, a strappare l´ufficialità del simbolo: perché se i meetup resteranno due, alla fine uno dovrà abdicare. Chi deciderà? L´estrema ratio è un intervento di Beppe Grillo in persona. Per ora il gruppo originario fa buon viso all´uscita pubblica dei “competitor” grillini. «Non sappiamo che cosa si sono detti - afferma Allione -, perciò ci asteniamo da commenti che possono gettare benzina o acqua sul fuoco». Ma fa capire che loro non hanno alcuna intenzione di interrompere il percorso avviato.

da Il Giornale di Vicenza del primo luglio 2012; pagina 10