sabato 4 aprile 2020

Le anime candide della libertà double face

(m.m.) E mentre la discussione in tema di Covid-19 si avvita su sé stessa ancora una volta il parlamento italiano ha una scusa per non depenalizzare l'articolo 595 del codice penale e per non  cancellare dal codice civile le disposizioni in forza delle quali si permette di citare per danni colui al quale viene addebitata una condotta diffamatoria.

La nozione per cui la libertà di espressione del pensiero in una democrazia deve essere gioco forza «legibus solutua» non sfiora nemmeno chi con l'avallo di una legge vergognosa usa la stessa per limitare l'altrui pensiero, l'altrui libertà sempre che questi o le persone che li praticano, non siano addirittura minacciati. Adesso, forse, arriveranno anche le disposizioni liberticide annunciate da tale Andrea Martella (un Orbàn in saòr di Portogruaro)... e poi la greppia dell'oscurantismo sarà ben ricolma per lorsignori. Alle volte questa ipocrisia fa tenerezza. Mentre le anime belle se la prendono, giustamente peraltro, contro i provvedimenti del premier ungherese Viktor Orbàn (il manichino magiaro nelle mani dei tedeschi e soprattutto degli americani), le stesse anime belle lo seguono in scia per limitare, comprimere, addomesticare le opinioni che circolano sul web.

Il problema è che una democrazia deve lasciarti dire ogni cosa anche quando questa è abominevole... Ma il concetto è scomodo da manipolare. E quindi si indigia nel caleidoscopio dei distinguo in modo da distorcere libertà di espressione e onorabilità della altrui dignità a seconda delle convenienze... In parlamento destra e sinistra, sopra e sotto, nord e sud ovviamente tacciono, ben letargizzati nei loro otri mentali, ben consci che...

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