giovedì 16 gennaio 2014

Fiera, Bulgarini e Marzotto: due pesi e tre misure

La casta è sempre la casta. Sia che si presenti con i barriti volgari della nomenclatura meridionale, sia che che tessa trame più silenziose negli ovattati corridoi settentrionali. Capita che a Vicenza il numeo uno di Assindustria Beppe Zigliotto condanni senza se e senza ma, sul piano etico si intende, il collega imprenditore bassanese finito nell’affaire aquilano. Suona strano però che lo stesso Zigliotto non abbia detto un’acca sull’appoggio che tutti i soci di Fiera di vicenza spa, compresa la sua Assindustria, hanno dato a Matteo Marzotto, divenuto presidente della Fiera berica. Dettaglio, Marzotto è alla sbarra per reati in materia fiscale. Al di là della gravità delle accuse, la questione porta con sé un risvolto grottesco. Vi immaginate buyer e operatori da tutto il mondo che arrivano in via dell’Oreficeria da tutto il mondo e sono accolti da un presidente imputato? Immaginate il ghigno sotto i baffi, i sorrisetti alle spalle e le frecciatine silenziose sulla solita Italia declinata al peggio, anche a Vicenza?

Va da sé che il liquame quando comincia a salire oltre il ginocchio non lo pui nascondere sotto il tappeto, come fa il vicesindaco vicentino Jacopo Bulgarini che senza alcun tema dichiara a Nv: «Avendo avuto modo di conoscerlo mi sono convinto che sia un galantuomo. Prima della nomina ci ha parlato della sua situazione, e abbiamo ritenuto che su di essa facciano aggio la sua storia e la sua riconoscibilità. Poi bisognerà vedere anche come finirà il processo…». Tradotto in alvarovitalese: siccome è un Marzotto e siccome fa parte dei nostri, l’uomo è intoccabile. Sempre l’immancabile Pierino però nei film era solito ricordare: invertendo le chiappe il prodotto non cambia. L’approccio con le questioni etiche che sia Pd o Pdl o Fi non cambia. Il berlusconismo ha colonizzato anche il campo avverso.

Per chi crede ovviamente che il campo avverso fosse diverso. Ma evidentemente non lo era. Rimane tra l’altro una domanda. Che diamine fanno le opposizioni inclusi i campioni della trasparenza del M5S? Col popo’ di parlamentari cui tutti i gruppi in consiglio comunale possono fare riferimento per l’affaire Marzotto sarebbe una pacchia. Interviste, interrogazioni, manifestazioni, attacchi politici e personali. La casta fieristica potrebbe essere garrotata senza se e senza ma in una tonnara infinita. Invece tutti zitti e allineati. Money talks, il denaro canta, recita un vecchio adagio anglosassone. Per inciso, mutatis mutandis, il sindaco di Roma Ignazio Marino, ha rispedito a casa con un sonoro calcio nel culo il neopresidente dell’Ama sotto indagine penale per una vicenda legata a reati ambientali. Marino e il sindaco vicentino Achille Variati sono entrambi del Pd. Ma militano nello stesso partito?

Marco Milioni
by www.lasberla.net

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