martedì 22 febbraio 2011

Il raglio del bavaglio

«La conferenza stampa convocata oggi da Franca Equizi è parsa fin dal principio organizzata ad uso e consumo dei colleghi di Annozero. Equizi infatti annuncia di avere depositato il 17 febbraio un esposto alla procura di Venezia… perché, dice testualmente, altri esposti fatti a Vicenza non hanno avuto seguito. Segno si potrebbe pensare che forse non erano fondati». Si può cominciare con un commento un pezzo di cronaca alternando come in una fanzine del liceo fatti e commenti? Si può pensare che un cronista della TV, che non sia del Tg1 di Minzolingua o del Tg4 di Emilio Fido, si lasci andare ad un comportamento che mai dovrebbe caratterizzare un giornalista, non dico bravo, ma quanto meno decente? Al buon Tiziano Bullato di Tva Vicenza evidentemente qualche pensierino del genere deve essere frullato per la testa quando ieri più che un cronista sembrava un avvocato Matlock in salsa berica. Al grido silenzioso di tengo famiglia ha cercato di creare un cordone sanitario attorno alle vicende del senatore Alberto Filippi al quale consiglio di affidarsi a più dotati armigeri dello status quo berico. Certo l’argomento era scottante, certo ai piani alti avranno fatto chissà quali raccomandazioni visto che alla conferenza stampa si sono presentati quattro uomini della questura che «non hanno acquisito» con una procedura formale la documentazione presentata dalla Equizi, ma si sono limitati ad andare da quei giornalisti con i quali sono in buoni rapporti ad elemosinare la copia dei documenti, per evitare una figuraccia davanti alle telecamere della Rai. Lasciamo perdere la bullata relativa ad un eventuale procedimento contro Franca Equizi per ricettazione, procedimento che si incardina eventualmente con l’azione del magistrato, non certo per la decisione dell’agente della questura che si infila alla conferenza stampa come i compagni di classe sfigati alla festa delle medie. «Lei una volta ricevuto il materiale avrebbe dovuto consegnarlo alla polizia e non usarlo» tuona Bully dimenticandosi che Equizi lo ha inviato alla magistratura e non «l’ha usato» né scambiato con un bancarellaro di “Porta Portese”. Magari per una copia pirata de “Le pornomassaie fanno i gnocchi cor culo”.  D’altronde per capire che Tva ieri non ha mandato in onda che una bullata basta fare l’analisi logica dell’abbrivio del pezzo: «La conferenza stampa convocata oggi da Franca Equizi è parsa fin dal principio organizzata ad uso e consumo dei colleghi di Annozero. Equizi infatti annuncia di avere depositato il 17 febbraio un esposto alla procura di Venezia…». Ma dov’è il nesso? È come dire “le accuse sono pretestuose perché il caffé scotta” oppure “c’è un complotto contro Berlusconi perché Di Pietro si rade dal barbiere”. Eh, la strizza… Eppure di novità da raccontare in quelle carte ce ne sono. Basta sfogliarle. Ora ascoltate quella cosa là pubblicata da Tva e poi leggete ciò che ha pubblicato VicenzaPiù. Un pezzo di cronaca e un commento. I fatti distinti dalle opinioni. Ma a Vicenza si preferisce la scuola Minzolini. Si può tranquillamente spezzare una lancia a favore di Filippi. Basta non confondere le acque. E soprattutto basta farlo con intelligenza. Touché, anzi Bullé.

Marco Milioni
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