venerdì 18 giugno 2010

«Bisogna intervenire dal punto di vista politico e fermare la procura»

Il 13 marzo i finanzieri intercettano una conversazione tra i commercialisti Vittorio Bonadeo e Mario Pietrangelo nel corso della quale si parla della punibilità dei reati sui quali indaga la Finanza e si «fa riferimento a iniziative volte a intralciare le indagini della Finanza con interventi da effettuare nei confronti del Maggiore Paolo Borrelli, comandante del nucleo di polizia tributaria». Inoltre i due fanno riferimento «a contatti con parlamentari per la presentazione di interpellanze e di richieste al Ministro della Giustizia di ispezioni all’ufficio di Procura di Vicenza».

Bonadeo: Sai che dopo i 75 anni non possono arrestarti, no?

Pietrangelo: Si va beh ma non è questo... chi vuoi che arrestino anche per queste robe qua?
B: Nooo!

P: Se no devono arrestare me... mezza... mezza Vicenza! (....) P: Ma da te son passati alla mattina alle sei? Perquisizione? Cosa vai a perquisire? Cosa vuoi trovare? Sti coglioni qua! Che poi han trovato... robe che... tra l’altro sapevo... robe del 2002!

B: Che è pure prescritto!
P: Sì dovrebbe essere... anche perchè... ma non solo questo...

B: Ma poi c’è l’indulto fino al 2002. (...) B: Dimmi una co... va beh... lasciamo stare questa cosa... io vado via una settimana, poi quando torno ci vediamo con calma!

P: Va beh, adesso vedo come...
B: Ti metto in contatto... con... il mio addetto stampa! (...)

P: ...quindi qualcuno dovrebbe intervenire anche lì dal punto di vista politico... per dirlo

B: Sai che io ho fatto un’interrogazione parlamentare... vuoi che te la mandi?
P: no no tanto... (incomprensibile) Qui a livello nazionale non... invece è a livello locale che conta...

B: no no no... contro Salvarani (il procuratore capo di Vicenza, titolare dell’inchiesta, ndr)... Il Ministro si era impegnato a mandare gli ispettori (incomprensibile) fa delle cose... inimmaginabili! e bisognerebbe attaccarlo!

Nel corso della stessa conversazione intercettata dalla guardia di finanza, i due commercialisti commentano anche alcuni articoli di giornale che riportavano la confessione resa da Vito Maulucci, direttore pro tempore dell’Ufficio di Arzignano dell’Agenzia delle entrate, che ha ammesso di aver intascato le mazzette. Sulla stampa si faceva riferimento al fatto che a versare le tangenti erano alcuni commercialisti di cui Maulucci aveva fatto i nomi.

Pietrangelo: Chi è che è da prendere, secondo te?

Bonadeo: Bisogna prendere un avvocato del... circolo (degli indagati, ndr) che loro poi si comunicano tutte le notizie con le carte! mi hai capito?
P: Ma no, ma noi... siamo citati come?

B: Ma che... e... siamo... 6... 7.... professionisti che facevamo da tramite! comunque a loro...
P: Ma io ho avuto un caso solo, eh?! del 2002 B: Quello lì di Sacconi? P: Sì

B: E io ho... ho Maulucci!
P: Uhm?

B: ho Maulucci...
P: Si?

B: E sto coglione ha detto che io ho fatto... pensa che Maulucci l’ho mandato io ad Arzignano... ha fatto il mio nome!
P: Che stupido!

B: È proprio un coglione!
P: Però si parla di concussione invece che di corruzione

B: Infatti l’orientamento... è che siamo stati concussi...

da Il Corriere del Veneto del 17 giugno 2010; edizione di Vicenza, pagina 2

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